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Covid e scuola, cosa succede dal 7 gennaio

(Foto Fotogramma)
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04 dicembre 2020 | 15.57
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Dal 7 gennaio primo ciclo in presenza al 100 per cento, superiori al 75 per cento. Lo prevede il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che contiene le nuove misure per il contenimento della diffusione del Covid-19, firmato ieri. Il ministero dell’Istruzione, nelle sue articolazioni centrali e territoriali, accompagnerà, come sempre, le Istituzioni scolastiche nell’attuazione delle nuove disposizioni. E oggi ha pubblicato sul proprio sito la sintesi delle misure previste per la scuola.

Misure valide su tutto il territorio nazionale. Nelle scuole secondarie di secondo grado, il 100% delle attività continuerà a svolgersi per tutti gli studenti, fino alla pausa natalizia, tramite didattica digitale integrata. Dal 7 gennaio 2021, il 75% della popolazione studentesca dovrà tornare alla didattica in presenza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Presso ciascuna Prefettura sarà istituito un Tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, che avrà l’obiettivo di definire il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Al Tavolo parteciperanno il Presidente della Provincia o il Sindaco della Città Metropolitana, gli altri Sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli Ambiti Territoriali del Ministero dell’Istruzione, i rappresentanti del Ministero dei Trasporti, delle Regioni, delle Province autonome di Trento e Bolzano e delle aziende di trasporto locali. All’esito del tavolo ogni Prefetto redigerà un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni coinvolte adotteranno le misure di loro competenza.

Le riunioni degli organi collegiali continueranno a svolgersi con modalità a distanza. Il loro rinnovo, qualora non completato, avverrà anch’esso a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.

Restano sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

Il Dpcm conferma la sospensione per “lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private”. Rimangono quindi sospese le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo grado e secondo grado che saranno comunque ricalendarizzate. Il Ministero sta dotando le commissioni degli strumenti per procedere con la correzione da remoto delle procedure già effettuate.

Misure per i territori con scenari di maggiore gravità.Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

Le disposizioni del Dpcm si applicano dalla data del 4 dicembre 2020, in sostituzione del Dpcm del 3 novembre 2020, e sono efficaci fino al 15 gennaio 2021.

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