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Coronavirus, "follia scambiare questa infezione per pandemia"

Gismondo: "Farà molto male soprattutto dal punto di vista economico, vi prego, abbassate i toni". Bassetti: "In Italia milioni di infettivologi pronti a dire di tutto per alzare la soglia di allarmismo". Capua: "Chiamarlo sindrome simil-influenzale per tranquillizzare"

(Fotogramma)
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23 febbraio 2020 | 12.10
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"A me sembra una follia. Si è scambiata un'infezione appena più seria di un'influenza per una pandemia letale. Non è così". A scriverlo in un post su Facebook Maria Rita Gismondo, responsabile della Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale insieme all'Istituto Spallanzani di Roma. "Questa follia farà molto male - avverte - soprattutto dal punto di vista economico".

Gismondo descrive il superlavoro al quale sono chiamati in queste ore i 'camici bianchi' in prima linea come lei contro l'emergenza coronavirus: "I miei angeli sono stremati. Corro a portar loro la colazione". "Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni", scrive. "Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni", conclude l'esperta.

"Possiamo fermare un Paese intero?", si chiede su Facebook Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva (Sita). "Chiudere scuole, università, ristoranti, stadi, stazioni ferroviarie, discoteche, cinema è la soluzione? Non spettano a me le decisioni - aggiunge - ma vorrei conoscere i tecnici che suggeriscono alcune disposizioni/definizioni. Vedremo quando sarà passato tutto questo, chi aveva ragione e quali danni si saranno provocati".

"Subisco attacchi da ogni parte perché guardo ai numeri - sottolinea - e spiego che questa è una infezione con una bassa letalità e una contagiosità contenuta rispetto ad altre malattie infettive. Ho scoperto che in Italia ci sono milioni di infettivologi pronti a dire di tutto per alzare la soglia di allarmismo". Bassetti si dice "sconcertato e demoralizzato". "Io sono decisamente controcorrente - scrive su Facebook - Massima attenzione, ma non allarme".

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