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Caffé e vitamina E promossi per chi soffre di fegato

I risultati di un lavoro presentato all'Easl 2015 di Vienna: molti miti da sfatare sugli alimenti nemici delle funzioni epatiche

Caffé e vitamina E promossi per chi soffre di fegato
24 aprile 2015 | 11.41
LETTURA: 3 minuti

Vitamina E e caffè promossi per chi ha problemi al fegato. I risultati di un lavoro presentato all'Easl 2015 di Vienna mostrano che la vitamina E è un trattamento efficace per la steatoepatite non alcolica. Un problema che si manifesta quando il fegato è infiammato a causa dell'accumulo di grasso. Nel tempo, questa infiammazione può portare alla formazione di tessuto cicatriziale nell'organo, aprendo anche la strada alla cirrosi.

L'analisi dei dati di due trial randomizzati, che hanno confrontato la vitamina E con un placebo in 347 pazienti, dimostrano l'efficacia di questa vitamina, confrontabile con altre terapie farmacologiche, spiegano i ricercatori americani dello Swedish Medical Center di Seattle, della Johns Hopkins University di Baltimora e della Cleveland Clinic Foundation. In più, la vitamina E è associata a un significativo miglioramento nell'istologia della steatoepatite. Dunque per i ricercatori i dati sostengono l'uso della vitamina E per il trattamento di questa patologia epatica. "Ci sono ancora molti miti da sfatare sugli alimenti nemici del fegato. Uno riguarda il caffè: non è vero che fa male al fegato, anzi", interviene Nicola Caporaso, gastroenterologo dell'Università Federico II di Napoli.

"Studi numerosi hanno dimostrato che il caffè previene l'evoluzione dell'epatite cronica in cirrosi e riduce il rischio che questa evolva in un tumore. Ma ancora molti pazienti si presentano assicurando al medico di non bere alcolici né caffè. Ebbene, dobbiamo sottolineare - dice Caporaso da Vienna - che quest'ultimo è fra gli alimenti benefici, insieme ad altre sostanze naturali come il cardo mariano, i cavoli e altri vegetali. Non va assolutamente proibito".

Discorso diverso per l'alcol. "Anche qui è bene essere chiari: niente alcol vuol dire niente vino, birra e superalcolici. La dieta per i malati di fegato deve essere varia, nutriente, equilibrata e mista. Niente riso in bianco 'a go go', per capirci, perché altrimenti c'è il rischio di andare in catabolismo proteico. Frutta e verdura fresche - conclude - apportano sostanze preziose, come appunto la vitamina E, di cui tutti possono beneficiare. Anche i malati di fegato".

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