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Buon compleanno Dalai Lama, Tenzin Gyatso compie 80 anni

(Infophoto)
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06 luglio 2015 | 15.06
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Compie 80 anni oggi il 14esimo Dalai Lama, leader spirituale del Tibet /Foto. Tenzin Gyatso è nato nel 1935, da una famiglia di contadini in un piccolo villaggio a Taktser, Amdo, nel Tibet nordorientale. Nel 1940, a soli due anni, viene riconosciuto ufficialmente quale reincarnazione del suo predecessore, il 13esimo Dalai Lama. Da quel momento è investito dell'autorità di capo spirituale e temporale.

Dalai Lama è un titolo attribuito dai sovrani mongoli ed è una parola che significa 'Oceano di Saggezza'. I Dalai Lama sono le manifestazioni del bodhisattva della Compassione, cioè esseri illuminati che hanno rimandato il loro nirvana per scegliere di rinascere in modo da poter servire l'umanità.

I suoi studi accademici iniziarono a sei anni e si conclusero a venticinque, con i tradizionali esami-dibattito che gli valsero il titolo di 'ghesce lharampa', possiamo dire 'Dottorato di filosofia buddhista'.

Nel 1950, a soli quindici anni, assunse i pieni poteri politici del suo paese - capo di stato e di governo, mentre il Tibet stava faticosamente trattando con la Cina per impedire l'invasione del proprio territorio. Nel 1959 falliscono tutti i tentativi di far rispettare alla Cina gli impegni di un trattato che prevedeva l'autonomia e il rispetto religioso dei tibetani.

Nel 1954 si è recato a Pechino per intraprendere colloqui di pace con Mao Zedong e con altri leader cinesi, incluso Deng Xiaoping. Alla fine, nel 1959, con la repressione dell'Insurrezione Nazionale Tibetana a Lhasa, da parte dell'esercito cinese, il Dalai Lama fu costretto a fuggire e all'esilio. Tanto da chiedere poi asilo politico all'India.

Circa 80.000 rifugiati tibetani seguirono Sua Santità in esilio, oggi ci sarebbero più di 12.0000 tibetani in esilio. Dal 1960, quindi, il Dalai Lama è costretto a vivere a Dharamsala, un piccolo villaggio sul lato indiano delle montagne himalayane, sede del governo tibetano in esilio.

In tutti questi anni si è dedicato a difendere i diritti del suo popolo, in modo non violento ma deciso e chiedendo aiuto a tutti gli organismi democratici internazionali. Nello stesso tempo il Dalai Lama non ha mai smesso di dare insegnamenti e iniziazioni in varie parti del mondo e di fare appello alla responsabilità individuale e collettiva per un mondo migliore. Nel 1989 viene insignito del premio Nobel per la Pace.

E' stato a capo del Governo tibetano in esilio fino all'11 marzo 2011, giorno in cui il Dalai Lama ha presentato ufficialmente le dimissioni in favore di un successore eletto dal Parlamento esule, dopo aver peraltro promosso una riforma atta a ridisegnare i propri poteri politici.

Oltre ad insegnare il Buddhismo in tutto il mondo, guadagnandosi stima e rispetto in buona parte dei Paesi esteri, sostiene energicamente i rifugiati tibetani nella costruzione dei templi e nella salvaguardia della loro cultura.

Il Dalai Lama conduce la stessa vita dei monaci buddisti: vive in una piccola casa a Dharamsala, si alza alle 4 del mattino per meditare, prosegue con un ininterrotto programma di incontri amministrativi, udienze private, insegnamenti religiosi e cerimonie. Prima di ritirarsi, conclude la sua giornata con altre preghiere.

Quando vuole spiegare quali sono le sue più importanti fonti di ispirazione, spesso cita i suoi versi preferiti, tratti dagli scritti di Shantideva, un celebre santo buddista dell'VIII secolo: "Finché esisterà lo spazio e finché vi saranno esseri viventi, fino ad allora possa io rimanere per scacciare la sofferenza dal mondo".

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