A Chivasso palloncini e applausi per l’ultimo saluto a Giuseppe Aversa. Giornata di lutto in Piemonte
Giornata di lutto regionale oggi in Piemonte per i funerali di tre delle cinque vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo verificatosi nella notte tra il 30 e il 31 agosto scorso mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari.
Chivasso ha dato l'ultimo saluto a Giuseppe Aversa, mentre sempre questa mattina a Sant’Antonino Isola, quartiere di Vercelli, si sono svolte le esequie di Giuseppe Saverio Lombardo, a cui ha presenziato il presidente della Regione, Alberto Cirio e questo pomeriggio sempre a Vercelli si svolgeranno i funerali di Michael Zanera. Domani a Brandizzo ci sarà l’ultimo saluto a Giuseppe Sorvillo e sabato ancora a Vercelli di Kevin Laganà, la più giovane delle 5 vittime.
“No non si può morire cosi nel 2023”, il messaggio scritto in bianco su un foglio nero con le foto dei 5 operai morti appiccicato ai piedi della bara di Giuseppe Aversa e firmato “da un pensionato ex dipendente fiat” “Prego per questi ragazzi che sono morti sul posto di lavoro in un modo atroce, orribile! Sono vicino ai familiari delle vittime chi ha sbagliato deve pagare!!! Il mondo del lavoro oggi è uno schifo totale! Tutto per ridurre i costi e per il dio denaro giocano con la vita delle persone!!! E' ora di dire Basta! Non deve più succedere!!!”, conclude il messaggio inviando “un forte abbraccio ai parenti dei 5 operai”.
A Chivasso la salma di Giuseppe Aversa è stata accolta all’ingresso del Duomo da palloncini bianchi e azzurri, a fianco delle corone di Rfi e Gruppo Fs e della Si.gi.Fer. Il feretro è stato accompagnato in corteo dalle camere mortuarie dell’ospedale dalla mamma Lidia, parenti e amici che indossano magliette nere con il logo della Juventus, squadra di cui la vittima era tifoso, con stampata sul davanti la foto del loro caro e dietro la scritta Beppe.
In chiesa, a fianco dell’altare, il gonfalone della Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore Fabrizio Ricca e dal vice presidente del Consiglio regionale, Gianluca Gavazza, il gonfalone della Città di Chivasso insieme a un cuscino attraversato dal tricolore e un cuscino di fiori bianchi con una rosa rossa accompagnato dalla scritta ‘La tua mamma’. Presenti in chiesa tra le autorità civili e militari anche il sindaco di Chivasso e quello di Borgo d’Ale dove la vittima viveva.
"Siamo costernati e affranti di fronte a questa terribile tragedia per cui si impone l'obbligo assoluto di fare chiarezza sulle responsabilità. È impossibile oggi di fronte al Signore rallegrarsi ed esultare, è impossibile per la sua mamma, per la tutta sua famiglia e i suoi amici. Continuiamo a salutare amici e persone care che muoiono sul lavoro, morti strazianti e ingiuste. Dobbiamo ammettere che c’è qualcosa che non va e che questo stato di cose deve essere cambiato con risolutezza", ha detto il parroco di Chivasso don Davide Smiderle nel corso dell’omelia.
All’uscita dal Duomo la bara di Giuseppe Aversa è stata portata fuori a spalla da alcuni familiari mentre la mamma Lidia ha prima liberato in cielo, tra gli applausi, i palloncini legati alla porta della chiesa poi baciato e accarezzato a lungo la bara. La salma è stata portata a Borgo d’Ale, comune del vercellese dove Aversa risiedeva, poi, dopo aver sostato un paio d’ore in casa sarà tumulata nel locale cimitero.
‘Sta passando novembre’ di Eros Ramazzotti ha accolto l’arrivo in Duomo a Vercelli di Michael Zanera. Sul sagrato ad attenderlo c’è, circondanti da familiari e amici, la mamma Rosalba che accarezza la bara. Poi l’abbraccio con i familiari di alte due vittime, la moglie di Giuseppe Saverio Lombardo e il papà di Kevin Lagana’, il più giovane dei cinque operai. Un applauso saluta l’ingresso in chiesa della salma accompagnata da don Andrea Passerà, parroco di Borgo Vercelli, comune dove Michael si era trasferito circa un anno fa. In chiesa ci sono i rappresentanti delle istituzioni, i sindaci di Vercelli e Borgo Vercelli, l’assessore Marco Gabusi, in rappresentanza della Regione Piemonte, presente anche con il gonfalone, Gianluca Gavazza vice presidente del Consiglio regionale, rappresentanti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Intanto fuori dal Duomo, familiari e amici, con indosso una maglietta bianca con la foto del giovane, hanno steso uno striscione con la scritta ‘Michael sarai sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai’. Vicino allo striscione una gigantografia di Michael tenuta da due grandi palloncini a cuori rossi. All’ingresso della chiesa numerosi mazzi e corone di fiori tra cui quelle di Rfi e Gruppo Fs e della Si.gi.fer, l’azienda per la quale i cinque operai lavoravano.