La Cia Agricoltori di Potenza e Matera ha rinnovato la sollecitazione alla Regione Basilicata ad applicare un piano degli abbattimento dei cinghiali, già richiesto nei tavoli di concertazione con le sigle associative del settore primario. Il nuovo appello arriva dopo la decisione della Regione di stanziare 200.000 euro a favore dei Comuni per l'acquisto di recinti e chiusini per le catture degli ungulati. ''Per quanto rappresenti un lodevole tentativo di affrontare l'emergenza cinghiali, non risolve il problema'', così la Cia commenta la misura e ribadisce ''l'urgenza di dare corso, prima possibile, a tutto quanto previsto dal piano per affrontare in modo organico e con tutti gli strumenti disponibili l'emergenza che vivono, in primo luogo, i titolari delle aziende agricole, automobilisti e cittadini''. Sono diverse le azioni previste nel piano abbattimenti: erogazione di un corrispettivo ai cacciatori; fornitura di chiusini agli agricoltori con incentivo per l'installazione e la gestione; predisposizione di un servizio di raccolta delle carcasse degli animali abbattuti (con la dislocazione in più punti di frigo-celle) e la collaborazione con il Servizio Veterinario per un efficiente monitoraggi sanitario; quindi l'attivazione di centri di lavorazione delle carne di cinghiale. Per Cia ''è importante poter contare su un programma organico di interventi anche per effetto di situazioni straordinarie legate agli areali dei Comuni 29 interessati dalla Peste suina africana (Psa) - ha sottolineato - territori nei quali bisogna agire secondo specifiche e più rigide regole per abbattimento e prelievi''. In Basilicata gli importi annuali dei danni all'agricoltura oscillano tra 1,5 e 2 milioni di euro, a cui aggiungere gli indennizzi dei danni provocati da incidenti automobilistici.