Vedere l'acqua che entra in casa e sale sempre di più; provare a bloccarla, ma rendersi disperatamente conto è inutile e l'unica cosa da fare è salire più in alto possibile per salvare la cosa più importante: la vita. Virginia Fratini, 21enne giovane volontaria Cri Marche, vive a Senigallia e ha vissuto i drammatici momenti dell'alluvione rimboccandosi le maniche: salvando il salvabile in casa, ma soprattutto, appena ha potuto, infilandosi la divisa per correre al servizio di chi aveva ancora bisogno ed era stato più colpito dall'emergenza.
"Abito in centro storico, vicino al fiume nelle parti in cui è esondato - racconta ricordando i momenti concitati affrontati insieme ai genitori - Ero a casa, entrava acqua dal giardino, dal garage, dal portone. E' brutto vedere l'acqua che entra e non sapere più come tamponare, abbiamo provato a fermarla con gli stracci a poi è diventato impossibile e a un certo punto abbiamo lasciato perdere, sperando che smettesse e si salvasse il possibile".
"La situazione è iniziata a degenerare quando si sono avvicinate le sirene, girava la Protezione civile dicendo di rientrare in casa e mettersi ai piani alti, di non rischiare di perdere la vita cercando di salvare le auto o le cose - racconta Virginia, studentessa al secondo anno di Medicina - Abbiamo cercato di andare a letto e riposare, ci siamo messi un paio d'ore sul soppalco finché l'acqua non si è fermata e la situazione è andata migliorando". Quando ha smesso di piovere, Virginia e la sua famiglia si sono resi conto che l'acqua non c'era più: "Era rimasto da pulire, ma abbiamo deciso di andare ad aiutare gli amici, chi aveva ancora l'acqua in casa".
La giovane volontaria Cri non si è lasciata prendere dalla paura né dallo sconforto. Anzi ha reagito con tutte le sue forze: "Ho deciso di infilare la divisa perché avevo bisogno di fare qualcosa, di rendermi realmente utile dopo aver sistemato la situazione in casa. E' l'ora di sporcarsi e dare una mano", racconta Virginia che si è messa subito a disposizione della sede Cri. "E' bello indossare la divisa in questi momenti, nell'ordinario facciamo un servizio, ma nei momenti un cui c'è davvero bisogno di te, la gente capisce che non è sola e si sente veramente aiutata", sottolinea.
Virginia è una dei tanti volontari e operatori della Croce Rossa Italiana che da giorni stanno lavorando senza sosta per sostenere la popolazione delle Marche con attività di supporto psicologico, soccorso a chi è in difficoltà e aiuto per liberare dal fango case e strade. E proprio per aiutare chi è stato colpito dalla tragedia, la Cri ha lanciato ieri una campagna urgente di raccolta fondi. Per donare si può utilizzare il sito della Croce Rossa Italiana a questo link https://cri.it/alluvione-marche.