Ancora terrore in Francia, dopo gli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre. E' di almeno 84 morti, tra cui 10 bambini e adolescenti il bilancio dell'attentato a Nizza, dove verso le 22:30 di giovedì un tir è piombato a tutta velocità sulla folla lungo la Promenade des Anglais, sul lungomare, al termine dei fuochi d'artificio per i festeggiamenti del 14 luglio (FOTO -1 -2).
Lo ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins, in una dichiarazione alla stampa, avvertendo che il bilancio delle vittime "potrebbe salire". Ci sono, ha detto, "52 feriti in urgenza assoluta, 25 dei quali in rianimazione".
Il camion ha percorso un tratto di 2 km, a zig zag, alla velocità di 80 km/h . L'attentatore sarebbe riuscito ad accedere con il suo tir dicendo ai servizi di sicurezza che doveva consegnare dei gelati. Lo riporta l'emittente 'Tv M6'.
L'autore della strage era "senza dubbio legato all'islamismo radicale". Lo ha detto il premier francese Manuel Valls, intervenendo su 'France 2'. Per Valls, "vinceremo questa guerra" contro il terrorismo, ma ci saranno "altri attacchi". E ancora: "I terroristi cercano di dividerci", ha aggiunto Valls, che ha negato che vi siano state delle falle negli apparati di sicurezza francesi. "Negli ultimi tre anni, sono stati sventati quindici piani per compiere attentati" e "uno particolarmente importante in primavera", ha rivelato il premier francese.
VITTIMA ITALIANA - Tra chi ha perso la vita ci sarebbe almeno una vittima italiana. E' quanto apprende l'Adnkronos da fonti sanitarie sul posto. Al momento, fonti della Farnesina parlano di tre connazionali feriti finora, di cui due gravi. Continuano comunque le verifiche da parte del personale dell'Unità di Crisi e del consolato generale di Nizza.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per strage e attentato con finalità di terrorismo. L'indagine è affidata al pm Francesco Scavo, già titolare dei fascicoli sugli attentati di Parigi del novembre scorso e di Bruxelles. L'indagine è stata aperta anche in relazione al possibile coinvolgimento di italiani.
VITTIME STRANIERE - Nell'attentato sono rimasti uccisi anche un cittadino ucraino, una cittadina russa, una donna armena, tre cittadini tunisini (Bilel Labbaoui, originario di Kasserine, e il giovane Mohamed Ben Abdelkader Toukabri; mentre la terza vittima sarebbe una giovane donna tunisina che viveva a Lione) e almeno tre vittime marocchine, due donne e un bambino. Secondo fonti del consolato marocchino di Marsiglia, citate dal portale 'Hespress', le due donne marocchine avevano 43 e 49 anni e il bambino 13 anni. Un altro bimbo del Marocco sarebbe rimasto gravemente ferito, stando a quanto riportato dalle stesse fonti.
E ancora, nell'attacco sono morti anche una donna e due bambini algerini, secondo quanto confermato dl ministero degli Esteri algerino, citato dall'emittente 'al-Arabiya'.
Le prime due vittime identificate sono Sean Copeland, 51 anni, e il figlio undicenne Brodie, cittadini americani originari di Lakeway, in Texas. Erano in vacanza con la famiglia nella città francese. Due vittime accertate anche di nazionalità svizzera: secondo quanto riporta il 'Corriere del Ticino', si tratta di Linda Casanova, 54 anni, residente ad Agno, nel Canton Ticino, che si trovava in vacanze sulla Costa Azzurra con il marito Gilles, di cittadinanza francese. La seconda vittima, hanno riferito le autorità svizzere, è un bambino.
DISPERSI - Fra i dispersi vi sono una insegnante e due allievi di un liceo di Berlino. Lo hanno reso noto le autorità scolastiche della capitale tedesca, senza voler confermare le notizie stampa che parlano di tre morti. Il nuovo ministro degli Esteri di Londra, Boris Johnson, citato dalla 'Bbc', ha riferito che nell'attacco è rimasto ferito almeno un cittadino britannico.
IL TIR - All'interno del mezzo utilizzato per la strage sono stati trovati i documenti d'identità di un 31enne franco tunisino: sarebbe originario della zona di Sousse, in Tunisia , teatro la scorsa estate della strage sulla spiaggia affollata di turisti. L'attentatore, scrive 'Nice Matin', si chiamerebbe Lahouaiej Bouhlel. Residente a Nizza, lavorava come autista addetto alle consegne. Secondo il giornale, la polizia sta interrogando persone a lui vicine. Il suo appartamento, a Nizza nord, è stato perquisito.
Secondo informazioni citate da 'BfmTv', l'uomo era sposato e padre di tre figli. Noto alle forze dell'ordine per reati comuni, sarebbe stato condannato lo scorzo marzo per un reato di violenza, stando a quanto riferisce 'Le Figaro', citando fonti di polizia, che confermano come l'uomo fosse invece sconosciuto ai servizi di intelligence.
Nel camion sono stati trovati una bomba a mano non operativa e dei fucili finti. Lo riferisce una fonte vicina agli inquirenti, citati da 'Nice Matin'. L'uomo al volante ha sparato a più riprese con una pistola prima di essere abbattuto dalla polizia.
Un giornalista del quotidiano Le Figaro riferisce che l'uomo aveva preso in affitto il mezzo, un camion frigorifero, due giorni prima dell'attacco, a Saint-Laurent-du-Var, comune limitrofo di Nizza. Il camion era stato affittato per diversi giorni.
HOLLANDE - Il presidente francese Francois Hollande ha annunciato la proroga per altri tre mesi dello stato di emergenza in Francia, ricordando che l'allerta sarebbe dovuta terminare il 26 luglio. Sarà dunque rafforzata la sorveglianza in tutti i luoghi pubblici e negli obiettivi sensibili da parte dell'esercito e dei riservisti. "Si tratta di un attacco la cui natura terroristica non può essere negata" ha detto in nottata, parlando in diretta tv. Poi, in un tweet, ha scritto: "La Francia è in lacrime e afflitta ma è forte e sarà sempre più forte dei fanatici che vogliono colpirla".
TRE GIORNI DI LUTTO NAZIONALE - Al termine del Consiglio di Difesa francese, che si è riunito poco dopo le 9 all'Eliseo a Parigi, il primo ministro francese Manuel Valls ha annunciato tre giorni di lutto nazionale: "Non cederemo alla minaccia terroristica. Si è voluta colpire l'unità della nazione. L'unica risposta deve essere quella di una Francia unita", ha detto Valls, riferendo che il prolungamento dello stato di emergenza sarà discusso martedì in Consiglio dei ministri. Il provvedimento andrà poi in Parlamento mercoledì e giovedì.