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Ucraina-Russia, Draghi: "Parti più vicine ma per Putin cessate il fuoco non maturo"

Il premier: "Però è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol". Poi sottolinea: "'Italia richiesta come garante sia da Kiev che da Mosca"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
31 marzo 2022 | 12.54
LETTURA: 3 minuti

Ucraina-Russia, "non ci sentivamo con il presidente Putin dall'inizio della guerra. Gli ho detto che volevo parlare di pace e a questo Putin ha acconsentito. Ho chiesto se era previsto un cessate il fuoco: le condizioni non sono mature, però è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol che vedete oggi sui giornali". Così il premier Mario Draghi, nell'incontro con la stampa estera. "E' seguita, da parte di Putin, una lunga descrizione della situazione geostrategica dell'Ucraina e quali sono le sue condizioni di un accordo", ha riportato ancora Draghi sottolineando: "Uno dei punti che ha trattato è che a suo dire ci sono dei piccoli passi avanti nei negoziati e in effetti le posizioni delle due parti si sono un po' avvicinate. Sono cauto, c'è ancora molto scetticismo". Così il premier Mario Draghi nell'incontro con la stampa estera.

"La disponibilità di Zelensky è sempre stata totale verso una pace - ha ricordato Draghi - Il problema è vedere se ci sono le condizioni per cui anche la Russia lo sia, finora i fatti dicono che non c'ò stato questo desiderio. Finora solo la resistenza ucraina ha rallentato l'invasione e questo forse porta oggi all'inizio di un processo di pace".

A Putin, nella telefonata di ieri, "ho espresso la mia convinzione che per risolvere i nodi cruciali fosse necessario un suo incontro con il presidente Zelensky, che lo stesso Zelensky sta chiedendo dall'inizio della guerra - ha detto ancora il premier -Mi ha detto che i tempi non sono maturi e che è necessario che i negoziati vadano avanti". "Sono molto cauto nell'interpretare questi segni. Credo di aver notato un cambiamento nel tono ma non potrei dire se è vero, perché in una telefonata di 40 minuti non è facile capire il carattere", ha affermato Draghi. "Tutti desideriamo vedere uno spiraglio di luce" nella guerra in Ucraina "ma restiamo con i piedi a terra" attenendoci "ai fatti".

Italia garante della pace come chiesto da Kiev? "Il contenuto esatto di queste garanzie è presto per definirlo, dipenderà dal risultato dei negoziati. Credo sarà" un ruolo di garanzia affinché "le clausole negoziate siano attuate". L'"aspetto positivo è che l'Italia è richiesta come garante sia dall'Ucraina che dalla Russia", ha sottolineato.

Sul ruolo della Cina nel processo di pace in Ucraina "ho aspettative positive perché è impossibile non averne. Potrebbe diventare protagonista di prima grandezza nell'avvicinare le due parti, poi bisogna vedere se queste aspettative sono confermate dal comportamento e dalle indicazioni del presidente Xi Jinping". Così il premier Mario Draghi, nell'incontro con la stampa estera. "Lo spazio per un ruolo cinese esiste, ed è molto significativo, verrà toccato nel vertice" tra Ue e Cina in programma domani.

Difesa

"Il vincolo del 2024" per le spese militari assunto in ambito Nato "è stato preso più come un'indicazione, molti Paesi ue lo hanno disatteso. Anche la Germania è attorno all'1,6%, l'Italia all'1,4%, la Spagna appena al di sotto dell'Italia. E' un obiettivo a cui bisogna tendere con continuità e realismo. Non c'è nessuna sorpresa in questo obiettivo di tendenza", ha detto il premier Mario Draghi, nell'incontro con la stampa estera.

Gas

Quanto alla fornitura di gas, "vi riferisco le parole del presidente Putin: i contratti esistenti rimangono in vigore". "La spiegazione di come si fa a mantenere il pagamento in euro o in dollari e soddisfare allo stesso tempo l'indicazione russa per il pagamento in rubli, è stata una spiegazione molto lunga. Quello che ho capito è che la conversione dal pagamento in euro o in dollari ai rubli è un fatto interno alla Federazione russa", ha detto ancora.

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