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Ucraina, la Russia e gli 'assenti ignoti': morti nascoste a famiglie dei soldati

Inchiesta Mediazona: "Familiari vengono a conoscenza della morte dal canale Telegram ucraino 'Cerca il tuo'"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
28 aprile 2022 | 18.07
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"Assenti ignoti". Così vengono classificati ufficialmente - è successo in almeno un'occasione documentata dal sito di notizie indipendenti online Mediazona - i militari russi caduti in Ucraina il cui corpo è stato lasciato indietro. Le famiglie, che non vengono informate della morte dai centri militari a cui fanno capo, che invece invitano i cari della vittima a non perdere la speranza, lo apprendono da canali Telegram come l'ucraino "Cerca il tuo", o dai commilitoni. L'ultimo bilancio ufficiale dei militari russi uccisi risale al 25 marzo scorso, quando Mosca ammetteva la morte solo di 1.351 militari.

Il paracadutista 24enne Vladimir Lucikhin non era uno di loro. Ma la sua foto da morto, colorito bluastro e occhi infossati, è stata vista dalla ragazza, Tatyana, sul canale Telegram ucraino "Cerca il tuo" il 31 marzo. Sul sito era stata pubblicata anche la foto di una sacca nera con un cartellino con la scritta Lucikhin. Pochi giorni prima, lo stesso canale aveva pubblicato le immagini dei tesserini militari di commilitoni di Vladimir. E poi foto di cadaveri, con la didascalia "ucciso, ucciso, ucciso".

Una settimana prima della scoperta di Tatyana, i familiari, che per un mese avevano cercato Vladimir senza successo, erano stati contattati da un colonnello dell'unità di Vladimir, che aveva citato il corpo di un militare non identificato a Rostov, a cui sarebbe stato fatto un test del dna risultato poi negativo. La ragazza era prima stata chiamata da un soldato, che le aveva detto trovarsi in un ospedale militare a Rostov insieme ad altri militari, ma senza il fidanzato. Che sarebbe stato ucciso 4 marzo insieme ad altri tre soldati. In seguito, i familiari hanno scoperto che i militari sono fuggiti lasciando i corpi delle vittime agli ucraini.

La famiglia si è rivolta a tutti gli uffici militari di zona e anche alla procura, ma senza avere informazioni. La risposta era sempre la stessa: "Vladimir non è nelle liste dei morti". Infine, un colonnello ha usato la parola "assenti ignoti". Vladimir è nell'elenco degli assenti ignoti, ha detto.

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