Il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, a colloquio con l'Adnkronos, stima stesse presenze del 2024 a Roma e il fatturato degli alberghi non salirà". Apertura Porta Santa il 24 dicembre? "Non è andata bene, gli italiani sono rimasti a casa".
"Roma è pronta, prontissima ad accogliere i pellegrini come lo è stato per ogni Giubileo solo che i primi due mesi, gennaio e febbraio, saranno tiepidi perché non ci sono eventi giubilari. E anche l'apertura della Porta Santa a Natale, il 24 dicembre, non ha portato chissà quali flussi perché gli italiani si sa, stanno a casa ed è difficile che vengano a Roma. In Piazza San Pietro ci saranno state 50mila persone, se fosse stata l'8 dicembre come era stata ipotizzato all'inizio sarebbe stato diverso". A fotografare la situazione della capitale da un punto di vista dell'accoglienza è Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, alla quinta esperienza di Giubileo parlando con l'Adnkronos.
A marzo invece, "cominceranno ad esserci eventi giubilari e il torneo 6 Nazioni di Rugby aiuterà anche quello a far venire turisti a Roma. Dopo inizia la stagione romana con una concentrazione di eventi giubilari da giugno a settembre e ci aspettiamo un afflusso maggiore" prosegue Roscioli spiegando però che "una fetta di clientela che normalmente frequenta Roma non ci sarà e sarà sostituita da quella del Giubileo".
La previsione nel movimento alberghiero per il Giubileo dunque non è entusiasmante. "Prevediamo le stesse presenze dell'anno scorso, forse qualcosa in più, con alcuni picchi 7 o 8 in tutto l'anno, come ad esempio per la Giornata della Gioventù. Tuttavia, il Giubileo non farà salire il fatturato degli alberghi, rispetto all'anno scorso quando ci fu la Ryder Cup e Roma si era riempita dall'alto, prima gli alberghi a 5 stelle poi a 4 stelle e via dicendo ed i prezzi erano alti. Adesso è il contrario - afferma Roscioli - si comincia con i prezzi bassi perché la capacità di spesa del pellegrino non è quella di chi va a vedere il golf...quanto alle presenze, con il Giubileo del 2000 abbiamo avuto un aumento di presenze del 4% ma il fatturato sarà inferiore o uguale all'anno scorso perché non ci sarà la clientela alto spendente".
E sulle stime dell'arrivo di 35 milioni a Roma per il Giubileo, Roscioli replica che "la capitale già riceve 35 milioni di persone, con il Giubileo non cambierà tanto: i posti letto sono sempre quelli e si riempiranno prima le strutture religiose - sostiene - l'unica differenza è che in determinati giorni, legati ad eventi, chi viene da fuori Roma si sommerà ai romani mentre, un effetto Giubileo ci sarà nel 2026, l'anno dopo come è stato nel 2001, per la visibilità che ne è seguita". A partire dal mese di marzo quando il calendario degli eventi giubilari sarà più fitto comunque, "arriveranno pellegrini e quindi turisti soprattutto dai paesi di fede cattolica come gli statunitensi, molti europei, naturalmente italiani, sudamericani e filippini, non i cinesi o altri popoli asiatici" conclude Roscioli.