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Terme, Del Regno (Fonteverde): "Dopo agosto da record ottimisti per il futuro, bene green pass"

Intervista al gm del centro termale del gruppo Italian Hospitality Collection

Terme, Del Regno (Fonteverde):
10 settembre 2021 | 15.05
LETTURA: 3 minuti

Un agosto da record che fa ben sperare per i prossimi mesi e un plauso all’uso del green pass in strutture, come i centri termali, dove la sicurezza dell’ospite è prioritaria. A tracciare un bilancio dei primi mesi di riapertura, con Adnkronos/Labitalia, è Antonello Del Regno, general manager di Fonteverde, centro termale nel cuore della Val d’Orcia, che fa parte - insieme a Grotta Giusti e Bagni di Pisa, sempre in Toscana, e a Chia Laguna in Sardegna e Le Massif a Courmayeur - del portfolio del gruppo Italian Hospitality Collection, attraverso il fondo Star gestito da Castello Sgr.

“Fonteverde ha riaperto l’8 gennaio - racconta Del Regno - dopo una ristrutturazione totale del resort che abbiamo fatto approfittando del lockdown. All’inizio è stato abbastanza difficile rimettere tutto in moto, ma piano piano abbiamo visto una crescita delle prenotazioni, fino ad arrivare ad agosto che è stato forse l’agosto più importante di Fonteverde da quando ha aperto e questo sicuramente ci fa ben sperare anche per i prossimi mesi. Consideriamo che Fonteverde ha un 65% di clienti abituali che ritornano ogni anno, una base solida che abbiamo di clienti fedeli. Già abbiamo prenotazioni, oltre che per tutto settembre, anche per ottobre e novembre. Quindi dobbiamo assolutamente essere fiduciosi per i prossimi mesi”.

Sicuramente ha aiutato la possibilità, in quanto centro termale, di restare sempre aperti, come conferma il direttore di Fonteverde: “Nei mesi invernali, quando tutti i resort erano chiusi, il fatto di essere un presidio sanitario e avendo delle cure sanitarie da offrire all’interno del resort ci ha permesso di mantenere l’albergo aperto e di far usufruire agli ospiti anche di queste cure. Ci ha favorito sicuramente anche se all’inizio a spingerci è stata la nostra forza di voler ricominciare, nonostante le prenotazioni non crescessero come gli anni precedenti”.

Un tipo di struttura, il centro termale, dove il green pass è d’obbligo e molto apprezzato dai clienti. “Noi applichiamo l’uso del green pass - spiega Del Regno - per accedere alla Spa come centro termale, alle piscine al chiuso, alla palestra, alla sauna e ai vari percorsi. Non abbiamo assolutamente visto reticenza da parte dei clienti, anzi forse abbiamo visto un senso di maggiore sicurezza che il cliente percepiva quando veniva chiesto il green pass”.

“E possiamo dire che sempre di più - sottolinea il general manager di Fonteverde - sarà ben percepito dall’ospite. Il cliente lo presenta all’arrivo e poi, dato che abbiamo un sistema informatico di comunicazione interna, non ha più bisogno di portarlo con sé mentre utilizza gli altri servizi e questo lo fa sentire più libero”.

Per la ripresa, a fare la differenza sarà però il ritorno degli stranieri. “Sicuramente servirebbe il ritorno di massa dei clienti stranieri. Quindi, se il green pass ci porterà nuovi arrivi di turisti dall’estero ben venga il green pass in questo momento. Abbiamo visto già una crescita di clienti stranieri: nei primi mesi avevamo il 95% di soli clienti italiani, siamo arrivati al mese di luglio con il 38% di clienti stranieri, tutti europei. Quindi, sicuramente l’apertura delle frontiere sempre più serve per il nostro settore”, conclude

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