"Barcellona e Juve sotto inchiesta, vediamo se il Real ha fatto qualcosa...". Su Agnelli: "Alla Juve era tutto sbagliato"
"Soddisfazione per l’addio di Agnelli? Non la definirei soddisfazione, non c'era bisogno che provassi qualcosa del genere. Certo, su molte cose ne so di più rispetto ai normali fan degli eventi calcistici. La storia con Juventus doveva finire come è finita, perché era tutto sbagliato". Lo dice il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, in un'intervista al quotidiano sloveno 'Ekipa'.
"Non ho un rapporto affettivo con Agnelli o nessun altro alla Juventus, ma vorrei sottolineare che rispetto ancora la Juventus come club e che ho molto rispetto per tutti e tre i club in generale -aggiunge Ceferin facendo riferimento anche a Barcellona e Real Madrid-. Sono grandi club che racchiudono e rappresentano molto di più dei movimenti dei loro dirigenti. Se un club ha un CdA che prende decisioni sbagliate, non significa mai che io sia contro quel club in quanto tale, tanto meno i suoi tifosi o giocatori".
"Tuttavia, è interessante notare che dei tre club che si dichiarano i salvatori del calcio, per quanto si apprende dai media, uno è in procedimento penale per il proprio bilancio, e l'altro per aver trasferito denaro a uno dei i leader nell’organizzazione dell’arbitrato. Vedremo se anche il terzo ha qualcosa”.
"Apparentemente stanno ancora cercando di fare qualcosa, ma secondo me solo per migliorare un po' la loro posizione negoziale e provare a negoziare qualcosa con noi. Non hanno compreso appieno che non abbiamo nulla da negoziare", dice ancora. "Naturalmente, anche l'ego gioca un certo ruolo in alcune di queste persone, e per questo fanno ancora qualcosa in quest'area, perché nel corso degli anni si sono abituati a tutti che annuiscono ai loro propositi. Ma questa storia è finita, non ci sono dubbi", conclude il numero uno del calcio europeo.