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Super green pass, alberghi: "Chiude porte a milioni turisti stranieri"

"Nuova mazzata sul settore"

Super green pass, alberghi:
24 novembre 2021 | 15.50
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Il Super green pass vale in Italia anche per gli alberghi. La misura prospettata oggi in cabina di regia - tra le regole per arginare la quarta ondata covid - preoccupa gli operatori del settore perché, affermano, rischia di chiudere le porte dell’Italia a milioni di cittadini stranieri che sono stati immunizzati con un vaccino non riconosciuto dall’Autorità europea. E' il commento della Federazione degli albergatori di Confcommercio alla misura del Super Green Pass, contenuta nel decreto dedicato alle disposizioni relative al Covid. "Per tal via – prosegue la nota della Federalberghi - saranno avvantaggiati i paesi concorrenti, che attendono a braccia aperte i milioni di turisti stranieri (asiatici, russi, brasiliani, etc.) che l’Italia si appresta a respingere".

"Si tratta di una nuova mazzata che si abbatte sul settore, dopo che la Banca d’Italia ha certificato che nei primi otto mesi del 2021, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è diminuita di quasi 19 miliardi di euro, con un calo del 61,4% rispetto al 2019", prosegue l'ente .

"Un ulteriore problema – afferma la Federalberghi - riguarda chi viaggia per lavoro. Apprendiamo dalle cronache che per accedere ai luoghi di lavoro sarà sufficiente il green pass semplice. La logica vuole che la medesima deroga debba essere accordata a chi viaggia per motivi di lavoro e ha bisogno di pernottare fuori casa". "Tra questi, spesso vi sono gli esponenti delle forze dell’ordine e gli addetti alle attività di trasporto. Senza dimenticare che non sono rari i casi di persone che soggiornano stabilmente presso strutture ricettive, per ragioni di lavoro, di studio o di salute".

“Ultimo, ma non meno importante – conclude la nota - eventuali vincoli che saranno applicati alle strutture ricettive ufficiali, devono essere validi anche per gli affitti in locazione breve. Se non si seguisse questa strada, al danno si aggiungerebbe la beffa: sarebbero scoraggiati i soggiorni nelle strutture ufficiali, che rispettano le regole, applicano rigorosi protocolli di sicurezza e pagano gli stipendi, mentre verrebbero incentivati i soggiorni presso alloggi che sfuggono a ogni regola e si sottraggono a ogni controllo".

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