A quasi 30 anni, l'ennesimo acuto di una carriera straordinaria
Gregorio Paltrinieri si prende definitivamente un posto nella storia dello sport italiano. La medaglia di bronzo negli 800 stile libero alle Olimpiadi di Parigi 2024 consacra una volta ancora, se ce ne fosse bisogno, il fuoriclasse di Carpi. Trent'anni a settembre, una carriera ai massimi livelli da oltre un decennio, dall'oro degli Europei 2012 di Debrecen. Il top viene raggiunto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 con il trionfo nei 1500 stile libero. Gara dopo gara, manifestazione dopo manifestazione, il palmares si arricchisce, la bacheca si appesantisce, il curriculum si allarga. Paltrinieri passa dalla vasca al mare, dalla piscina alle acque libere.
E continua a salire sul podio, anche sul gradino più alto, fornendo prestazioni da fuoriclasse e confermandosi top anche fuori dall'acqua. La mononucleosi lo stende prima delle Olimpiadi di Tokyo, riesce a rimettersi in piedi e conquista l'argento negli 800 stile libero: un miracolo, ripetuto oggi. Conquistare un bronzo a 30 anni, quando la carriera di molti nuotatori è finita da un pezzo, è la conferma della dimensione stellare di un fenomeno che può scrivere pagine memorabili anche nelle acque della Senna. Sempre che si possa nuotare nel fiume.