Dazn si costituirà parte civile al processo penale che nascerà dall'inchiesta della Procura di Catania. L'obiettivo? Punire con multe i pirati della tv e dello streaming
Decisione presa. Dazn vuole ottenere un risarcimento da tutti i pirati dello streaming che negli ultimi anni hanno visto illegalmente i contenuti diffusi dalla piattaforma ai propri abbonati. È uno dei possibili risvolti dell’inchiesta della Procura di Catania, che con la recente operazione 'Taken down' contro lo streaming pirata ha smantellato un sistema di oltre 2.500 canali illegali e server che gestivano segnali illeciti in Europa.
Dazn si costituirà dunque parte civile al processo penale che nascerà dall’inchiesta siciliana. Un’operazione non semplice, che l’azienda porterà avanti chiedendo ai magistrati di Catania nomi e cognomi di chi ha guardato gli eventi senza regolare abbonamento. La nota piattaforma potrebbe così ottenere un altro risultato, quello di portare la Guardia di finanza a comminare le multe ai “colpevoli”.
In questo senso, una rivoluzione. Qualcosa di mai successo e che per la prima volta potrebbe far cadere la presunzione di impunità per gli illeciti, che da anni ormai danneggiano il sistema convinti di non rischiare nulla. L’iniziativa ha anche l’appoggio di Sky, l’altro gigante sul mercato, e della Lega Calcio. “Bisogna capire che rubare una partita è grave quanto un altro furto” ha spiegato non a caso l’Ad della Lega Serie A Luigi De Siervo. Insomma, potrebbe essere questo un colpo durissimo al mercato nero delle partite e degli utenti abusivi.