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Cervini (Omg): "Da ricerca emerge valore del calcio per gli italiani"

Il chief Intelligence and Data analytics officer di Omnicom Media Group, alla conferenza stampa 'Quando la comunicazione fa goal. L’attenzione ai messaggi pubblicitari nello sport più amato d’Italia’: “Sono circa 34 milioni gli italiani che seguono il calcio, pari al 69% della popolazione maggiorenne. È un dato estremamente elevato, molto impattante e trasversale alle fasce d'età”

Cervini (Omg):
16 luglio 2024 | 17.01
LETTURA: 3 minuti

“La ricerca ‘Beyond Visual Attention, Quando la comunicazione fa gol’ ci porta all'attenzione il valore del calcio nella vita degli italiani: circa 34 milioni di italiani seguono il calcio, che equivale al 69% della popolazione maggiorenne. È un dato estremamente elevato, molto impattante e trasversale alle fasce d'età. Tutte le generazioni seguono il calcio, ma ognuna di esse ha dei mezzi di fruizione peculiari: la televisione, ad esempio, fa da padrona con l'82% delle persone che la utilizzano come mezzo per seguire il calcio, ma abbiamo una larga fetta di popolazione che segue il calcio anche alla radio, legge sui giornali e lo segue attraverso i social media”. E’ quanto dichiarato da Stefano Cervini, chief Intelligence and Data analytics officer di Omnicom Media Group, a margine della conferenza stampa organizzata da Omnicom Media Group (Omg) e Lega Serie A presso la sede milanese della massima categoria calcistica italiana, per il lancio del primo studio che misura l’attenzione agli stimoli pubblicitari inseriti nel mondo del calcio. L’indagine è parte del più ampio progetto Beyond Visual Attention di Omg, il primo studio in Europa che ha integrato machine learning, AI e neuroscienze per misurare l’attenzione agli stimoli pubblicitari.

“Abbiamo scoperto un aspetto molto interessante: la partita va oltre i 90 classici canonici minuti, perché c'è un prima, un durante e un dopo e soprattutto non si esaurisce nella sola visione in televisione in quanto è emerso che viene utilizzato molto anche lo smartphone, i social media e app, radio, post, podcast che completano la costellazione del mondo calcio - spiega Cervini - È un contenuto estremamente forte, il contenuto più seguito che massimizza l'attenzione sul target elettivo del calcio”. Condotta su un campione di 4.000 italiani maggiorenni da Annalect, la divisione intelligence e data analytics di Omnicom Media Group, la ricerca rileva che i media di fruizione sono diversi a seconda della generazione: giornali e riviste cartacee sono utilizzati soprattutto dai Boomers, mentre la GenZ usa Twitch, Instagram e Tik Tok per alimentare la propria passione. I media trasversali alle generazioni sono YouTube, la radio, i siti web e i siti di giornali. Tra tutti i mezzi continua ad avere un peso specifico importante la TV dove la fruizione di contenuti calcistici è dell’82%, usata per condividere la passione con familiari e amici. Seguono i social media che raccolgono il 61% del pubblico interessato al calcio.

“E’ importante ricordare che il calcio ha una ricaduta importante anche sul piano del marketing: il ricordo pubblicitario spontaneo dei brand che utilizzano il calcio come contenuto per veicolare il loro messaggio arriva ad essere il 48% più elevato rispetto a un brand che utilizza contenuti classici della televisione”, conclude. Dall’indagine emerge anche che il 66% di chi segue il calcio cerca di essere davanti allo schermo al momento della diretta, il 47% usa lo smartphone prima della partita per cercare info e aggiornamenti su siti e app e il 51% lo usa durante l’intervallo per controllare gli aggiornamenti su altre partite (30%) o per controllare i social media (20%). Il 44% fruisce della TV dopo la partita per cercare altri contenuti calcistici, come programmi di approfondimento o altre partite.

Lo studio riguarda anche la misurazione dell’attenzione visiva direttamente nelle case degli italiani, durante la fruizione della partita e dei contenuti extra pre e post evento, grazie alla tecnologia messa a punto da Ipsos: il tempo di attenzione visiva dell’intero evento (compresi contenuti pre e post-partita) è del 62%, quota che sale al 66% se si isolano solo il primo e secondo tempo della partita. L’attenzione degli highlights tocca il 71% e quella della pubblicità tabellare pre e post-partita è intorno al 39%.

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