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Scontri Napoli, Palummella: "Ultrà non c’entrano con le proteste"

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26 ottobre 2020 | 12.29
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“Io credo che gli ultras non c’entrano niente con questa protesta, ma se è sceso qualcuno io questo non lo so”. Commenta così Gennaro Montuori, meglio conosciuto come ‘Palummella’, capo storico degli ultrà del Napoli, all’Adnkronos le proteste di venerdì sera a Napoli.

“Io posso solo dire che l’occasione, in qualsiasi posto del mondo, fa l’uomo ladro. Per quello che mi riguarda, le proteste bisogna farle, con distanza e con mascherina. C’è molta gente che ha ragione, e qua senza non moriamo per il virus, moriamo di fame. La gente ha ragione di reagire, però c’è chi reagisce nel giusto e chi sbaglia. Però, sia chiaro, per me la protesta va fatta e deve continuare perché qua si rischia di non mangiare più. Lo stato deve salvaguardarsi e salvaguardare anche loro, però devono anche capire che non possono morire di fame”, continua l’ex della Curva B.

I motivi, quindi, per protestare secondo Montuori sono tanti: “Lo Stato non si è fatto praticamente garante della gente, ha fatto solo dei guai”, e spiega: “Hanno mandato dei bonus, hanno mandato la gente in vacanza in Grecia, in Croazia, in Spagna e in Sardegna e hanno rovinato tutto. Dovevano chiudere tutte le regioni, limitare i danni e poi partire con tranquillità, con le mascherine, con l’attenzione massima”. “Quello che preoccupa di più, e questa è l’unica cosa per cui sono d’accordo, è la movida, perché bevono tutti insieme, i giovani di oggi si baciano in bocca, maschi e maschi, io non lo condivido”, continua.

Poi un’altra stoccata al governo: “La nazione si sta dividendo e lo Stato non si comporta bene, perché ha dei diritti da rispettare con la gente e in realtà non rispetta nessuno -e ancora, dice, Palummella-. Fermano qua e là, ma continuano a far scendere le navi straniere, che poi hanno un costo elevato e io non so chi ha gli interessi per prendersi questi soldi, qualcuno ha creato qualche azienda. Questi sono dei dati che fanno male”. “Gli italiani sono rimasti da soli e quando si sono trovati soli hanno iniziato a reagire, ma sono loro che li hanno portati a questo perché non li rispettano”.

Qualcuno ci vede giusto: “Forse Salvini, che è stato sempre un razzista, due cose buone le ha dette: ‘Bruciate tutte queste cartelle, non fate scendere più gli stranieri e soprattutto aiutate gli italiani’. Non c’era bisogno che lo dicesse Salvini, ma sono cose che noi diciamo da anni, Salvini viene semplicemente ascoltato, perché ha un ruolo importante, ma non perché considerano quello che lui dice, e noi no. Nel suo razzismo qualcosa di buono lo dice”, sentenzia Montuori.

Le proteste, però, erano rivolte principalmente al coprifuoco del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “De Luca ha gestito benissimo precedentemente il Covid, questa volta si è lasciato un po’ andare. Diciamo che la verità sta nel mezzo, perché De Luca non può gestire da solo, in prima persona, la Campania, e lo Stato gioca su questo”, spiega lo storico capo ultrà partenopeo. “Noi da sempre veniamo presi di mira”, conclude.

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