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Shoah, presentazione alla Camera del film ‘Velia Titta vedova Matteotti’

Una pellicola capace di raccontare l’attualità grazie alla presenza nel cast di un gruppo di rifugiate ucraine

 - Credits: Juliia Nosik
- Credits: Juliia Nosik
25 gennaio 2025 | 07.57
LETTURA: 2 minuti

Si terrà lunedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, la presentazione in prima assoluta - presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati - del film di Vittorio Pavoncello ‘Velia Titta vedova Matteotti’ . La pellicola, realizzata da Ecad e Zivago film, con il contributo del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, che sarà presente all’evento assieme al regista, vede la partecipazione di un gruppo di donne ucraine rifugiate in Italia dal 2022 e che fanno parte del Theater for inclusion. Alla premiere saranno presenti, fra le altre personalità, Federico Fornaro, Roberto Morassut, Federico Mollicone, Alberto Aghemo, Ivelise Perniola e Giorgio Tirabassi.

Nel film, è quest’ultimo a dare la voce a Giacomo Matteotti, mentre Titta Ruffo, il celebre baritono fratello di Velia, è interpretato da Andrea Ruggeri, che veste anche i panni di Domenico De Ritis, la spia fascista infiltrata in casa Matteotti. Fra gli altri interpreti, anche Marco Macauda e Maurizio Venturini. Ma a rendere attuale la pellicola è soprattutto la presenza nel cast delle rifugiate ucraine (Alona Kriuchkova-Anzhelika, Azaieva-Beksultanova, Olena-Ewa, Shapovalova-Irina, Shapovalova-Iryna, Lupan-Nadia, Melnyk-Olena, Kurovska-Olga Vecheria, Ulyana Firych, Yuliia Nosyk, Аnastasiia Petrovets). Giulio Bottini è alla direzione della fotografia, mentre le musiche hanno la firma di Roberto Mongardini.

Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria e la data di presentazione di ‘Velia Titta vedova Matteotti’ sarà l’occasione per dare luogo ad una struttura unica di memoria, che pone il presente come chiave del passato. La sinossi del film può dare già un'idea di quella che il regista Vittorio Pavoncello definisce “una memoria agita” o “memoria in azione”: alcune donne ucraine rifugiate in Italia, per sfuggire alla guerra del 2022, si trovano ad essere imprigionate in un teatro durante il fascismo, dove Giacomo Matteotti e sua moglie Velia Titta sono i protagonisti assenti di un sogno che si anima dalle loro vite. Le rifugiate scopriranno alcune analogie fra la vita di Velia e la loro, in un passaggio che le porterà a comprendere come la libertà e l’Europa sono fondate sui valori dell’antifascismo.

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