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Sanremo 2025, Michielin: "Sul palco dell'Ariston una nuova me"

A febbraio l'artista compirà 30 anni, dopo un anno difficile per l'asportazione di un rene. E domani pubblica “L’amore esiste 2025 reloaded” a 10 anni dall'uscita dell'originale. "Per me il festival è un ritorno alla scena e alla vita"

Francesca Michielin fotografata da Alessandro Treves
Francesca Michielin fotografata da Alessandro Treves
30 gennaio 2025 | 16.55
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"Con questa canzone ho cercato di alzare un po' l'asticella, di portare sul palco una nuova me. Una me che arriva da due anni sicuramente un po' complicati, anche per motivi di salute". Francesca Michielin si racconta così alla vigilia del suo terzo Sanremo in gara, con il brano 'Fango in Paradiso', che per l'artista è anche il ritorno sulla scena in grande stile dopo l'asportazione di un rene subita nell'estate del 2023 che l'ha costretta a fermarsi per un po'. "Questa canzone rappresenta un momento di liberazione, come se il mio corpo tornasse di nuovo ad avere forza, ad avere voglia, a poter cantare", confessa.

Il ritorno al festival coincide anche con il traguardo dei 30 anni (che compirà il 25 febbraio e festeggerà "con un evento molto speciale, qualcosa che non ho mai fatto prima", dice senza anticipare di cosa si tratta) e con il decimo anniversario della pubblicazione de 'L’amore esiste' , che ha deciso di celebrare pubblicando domani “L’amore esiste 2025 reloaded”, una nuova versione del brano che vede la produzione Okgiorgio.

Ma gli anniversari non finiscono qui: "Quest'anno torno in gara a Sanremo dopo quasi dieci anni da 'Nessun grado di separazione'. Sono molto emozionata anche perché torno in gara da sola, mentre l'ultima volta era con Federico (con Fedez e con il 'Chiamami per nome' nel 2021, che si piazzò secondo dopo i Maneskin, ndr.). Torno con una ballad sicuramente molto classica da un certo punto di vista e moderna da un altro, perché è una canzone che richiama un po' lo stile del cantautorato pop che mi piace, quello di Taylor Swift e di Harry Styles, ma con un testo che non è un testo canonico per una ballad, perché ci sono cartelli gialli che dicono che il pavimento è bagnato, ci sono grondaie che cadono, c'è Fango in Paradiso, che appunto è anche un ossimoro. Un testo particolare che gioca sui contrasti", sottolinea.

Poi aggiunge: "Questa per me è anche una canzone molto viscerale, Forse tecnicamente la più complessa che abbia mai portato su quel palco e non solo". Una canzone "nata di getto", in "un pomeriggio di fine luglio", mentre Francesca era in studio con Davide Simonetta e Alessandro Raina, "con cui avevo già lavorato peraltro nel mio ultimo Sanremo con Chiamami per nome".

"Per me 'Fango in Paradiso' è anche una canzone fisica, perché quando la canto mi sembra di cantare un po' con tutto il mio corpo che finalmente c'è, c'è di nuovo. E forse anche più forte di prima. Ho passato tutto quest'anno tra fisioterapia e studio di registrazione, ho lavorato tantissimo", dice. "Ho cercato di sperimentare di più, di scrivere anche più del solito, perché proprio come mio papà va tutti i giorni in bottega da buon artigiano a lavorare in legno, io ho cercato di tutti i giorni di andare un po' in officina a fare musica. Ed ho imparato che la musica è una cosa che arriva anche facendo", afferma.

Il festival 2025 non era in programma: "se non fosse arrivata questa canzone e se Conti non l'avesse scelta probabilmente non ci sarei andata con un altro brano. E invece eccoci qua, mancano una decina di giorni e non vedo l'ora di tornare su quel palco che mi ha dato tantissimo, con una canzone che sicuramente con l'orchestra credo renderà davvero tanto. Spero di potermela godere. Voglio godermela perché è un momento anche di celebrazione, di vita, di tante cose. Non è semplicemente andare al festival, per me è proprio un ritorno sulla scena a tutti gli effetti". Il messaggio della canzone di Sanremo è semplice e forte: "Non possiamo avere sempre il controllo su tutto, non si può vivere con l'ossessione che tutto sia sempre perfetto. Anche in Paradiso ci può essere un po' di fango".

Nella serata delle cover, venerdì 14 febbraio, Francesca ha scelto di duettare con uno dei suoi 'rivali' in gara, Rkomi, sulle note di 'La nuova stella di Broadway' di Cesare Cremonini: "Quest'anno Conti ha inserito questa possibilità che secondo me è molto bella anche perché non è mai successa prima. Era da tempo che volevo lavorare con Mirko, quindi sono molto felice. Normalmente si scelgono brani un po' più datati ma Cremonini credo sia uno dei più grandi cantautori viventi e quindi spero di celebrarlo al meglio. Lo considero il fratello maggiore di tutto l'indie italiano, nel modo di scrivere, nel modo di raccontarsi. Ha sicuramente influenzato tanto anche la mia scrittura", conclude. (di Antonella Nesi)

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