cerca CERCA
Lunedì 02 Dicembre 2024
Aggiornato: 18:29
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Salvatore Esposito: "Dovremmo essere il Piedone di noi stessi, giusti e onesti"

L'attore è il protagonista della serie Sky che riporta sullo schermo lo spirito di Bud Spencer

da sinistra: Fabio Balsamo, Salvatore Esposito e Silvia D'Amico
da sinistra: Fabio Balsamo, Salvatore Esposito e Silvia D'Amico
02 dicembre 2024 | 16.43
LETTURA: 4 minuti

"Io credo che ognuno di noi debba essere il Piedone di se stesso riuscendo a essere leale, giusto, onesto e impulsivo di fronte a determinate cose", ma anche, "saper accettare i dolori del passato o imparare a far pace con parti di noi". A dirlo all'Adnkronos è Salvatore Esposito, che prende l’eredità di 'Piedone' per raccontare la storia dell’ispettore Vincenzo Palmieri, cresciuto, dopo l’uccisione dei suoi genitori, sotto l’ala protettiva del commissario Rizzo, interpretato da Bud Spencer nei film degli Anni 70. Oggi debutta su Sky Cinema e in streaming su Now 'Piedone - Uno sbirro a Napoli', serie in 4 episodi creata da Peppe Fiore e diretta da Alessio Maria Federici. Un'icona che pesa e una grande responsabilità sulle spalle di Esposito: "quando mi hanno proposto questa idea folle di riportare in vita Piedone, il lavoro che abbiamo fatto è quello di dare vita a questo supereroe perché Piedone è un po' come Batman. Io ho ereditato il costume di Piedone da Bud Spencer".

Esposito non si sente il Robin di Spencer: "io mi sento proprio Piedone con delle ferite più grandi rispetto a quelle che aveva il commissario Rizzo". Per l'attore "interpretare questo personaggio significa essere il portatore sano di quei valori che rappresentava anche il commissario Rizzo e Bud Spencer nella sua vita, come la tutela dei più deboli, lo stare sempre dalla parte della legge e della giustizia, muoversi sulla linea sottile tra legalità e illegalità per ottenere qualcosa a favore della giustizia". Per il regista Alessio Maria Federici, Palmieri è come "l'Armadillo di Zerocalcare perché questo suo essere sarcastico, il non riuscire ad affrontare quelli che sono i suoi limiti, ovvero la rabbia, e al tempo stesso questo suo essere molto conscio e consapevole dei limiti degli altri, lo rende per certi versi un supereroe moderno e, finalmente, un supereroe senza sovrastrutture. Non ci interessa il bello, il buono o il vendibile, ma ci interessa l'essere umano per quello che è".

Palmieri "è un supereroe come tutti i poliziotti a Napoli", dice all'Adnkronos Giuseppe Pedersoli, figlio di Carlo, per tutti Bud Spencer. Partecipare a questo progetto "mi ha dato l'opportunità di riscontrare il continuo affetto che ancora esiste nei confronti di mio padre, dopo 50 anni da Piedone e da tanti altri film". E poi "ho apprezzato il rispetto e l'attenzione che ha espresso tutta la squadra. Il risultato non è solo un omaggio a mio padre ma è anche una nuova storia che si colloca in una dimensione diversa, più moderna e con ritmi più concitati". Per Pedersoli un omaggio "per noi è stata ansia", ricorda scherzando il regista Alessio Maria Federici, che la notte "mi sognavo Bud Spencer che mi diceva 'cosa ca**o state facendo?'". Tanta pressione e responsabilità perché "i film con Spencer fanno parte della storia della mia generazione e di quella di tantissime persone. Non è stato facile".

Nell'immaginario di molte generazioni c'è anche il wrestling, inserito al posto delle iconiche scazzottate del commissario Rizzo. Ed è di Salvatore Esposito l'idea di inserirlo nella serie: "quando me l'ha proposto ho pensato 'questa cosa non funzionerà mai'", ricorda all'Adnkronos il creatore Peppe Fiore, che si è ricreduto: "Ha funzionato perché è un mondo che noi associamo all'infanzia" e "in Vincenzo Palmieri c'è una grande ferita rispetto al suo passato che affonda a quando lui era bambino". Quindi è funzionale "questa dimensione anche giocosa del wrestling e di sublimazione della violenza dietro la maschera", spiega Fiore. Il wrestling "perché avevamo l'esigenza di dare sia una dimensione fisica a Palmeri - perché questo faceva parte del Piedone originario - e sia tenera: raccontare la violenza, la fisicità in maniera commovente per entrare ancora di più nella profondità del personaggio".

Al fianco di Esposito Silvia D’Amico, nei panni della commissaria Sonia Ascarelli: "Nei film originali dedicati a Piedone non c'era un personaggio femminile. Quindi, questa storia è stata giustamente riattualizzata", ma, "non mettendo mai il punto su ciò che le manca in quanto donna o sulle difficoltà che incontra. Sonia, forte e tenace, non ha mai niente di meno rispetto a un commissario uomo", racconta la D'Amico all'Adnkronos. Ed è per questo che "tra lei e Palmieri si crea un vero e proprio scontro. Lei riesce a domarlo non solo in quanto capo ma anche in quanto donna attraverso l'ascolto e la sensibilità".

Nel cast anche Fabio Balsamo, che interpreta l’ispettore aggiunto Michele Noviello. "Guardavo i film con Bud Spencer con mio padre, ho una passione da sempre. Questo senso di stupore e meraviglia traspare da Noviello", che rispetto ai personaggi di Esposito e D'Amico, "è più risoluto, meno turbato. Michele ha già trovato un equilibrio e riesce ad analizzare le cose in maniera più serena. E' una ventata di leggerezza rispetto a quella che è la linea centrale della storia". E poi "il commissario Ascarelli mi affida spesso Palmieri perché confida nell'animo di Noviello, che talvolta nella sua sensibilità risulta essere proprio femminile", spiega Balsamo all'Adnkronos.(di Lucrezia Leombruni)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza