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La star di 'Breaking Bad' Giancarlo Esposito: "Non vorrei interpretare nessun altro se non Gus Fring" - Video

L’attore sulle elezioni Usa: "È importante votare, se tutti dicessero no non esisterebbero dittatori"

Giancarlo Esposito in 'Breaking Bad'
Giancarlo Esposito in 'Breaking Bad'
11 ottobre 2024 | 18.02
LETTURA: 2 minuti

Giancarlo Esposito è abituato ad essere il cattivo di turno. Ma solo sullo schermo. È diventato popolare recitando nella serie 'Breaking Bad' nel ruolo di Gustavo ‘Gus’ Fring, boss della metanfetamina e proprietario della catena di fast food ‘Los Pollos Hermanos’, usata per il riciclaggio di denaro sporco. Panni che è tornato a vestire anche nello spin-off ‘Better Call Saul’. “Sono affezionato a Walter White (Bryan Cranston) Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), ma amo così tanto Gus che non vorrei interpretare nessun altro personaggio della serie se non lui”. A dirlo all’Adnkronos è proprio Esposito, a Roma per ricevere il Premio ‘PAIR – Prize for American-Italian Relation', il riconoscimento che il Centro Studi Americani consegna ad una personalità che si è distinta per aver promosso e perseguito il progresso civile e morale del genere umano, in sintonia e in coerenza con i rapporti culturali Italia/Usa (GUARDA IL VIDEO).

Tra i progetti in uscita che coinvolgono l’attore – oltre il film Marvel ‘Captain America: Brave New World’, atteso per il 2025 – c’è ‘Megalopolis’ di Francis Ford Coppola nelle sale dal 16 ottobre. Qui interpreta Franklyn Cicero, un sindaco corrotto che fa di tutto per ostacolare l’architetto Cesar Catilina (Adam Driver), che ha il sogno utopistico di cambiare il mondo. “Dei giorni nostri cambierei il modo in cui i leader di oggi ci stanno guidando”, dice Esposito, che sottolinea l’importanza di andare a votare: “se tutti noi dicessimo di no, non esisterebbero dittatori. In America, ma anche in Europa, chi vuole un essere umano spregevole alla guida?”, si domanda l’attore, che vorrebbe far capire alle persone che “il potere è nostro e con il voto possiamo fare una scelta”. Di sicuro Hollywood una scelta l’ha fatta: quella di affidargli ruoli che non smettono di appassionare il pubblico.

Esposito ha interpretato Tom Neville nella serie ‘Revolution’, Moff Gideon in ‘The Mandalorian’ e Stan Edgar in ‘The Boys. Ma anche Stanley Johnston in ‘The Gentleman’, creata da Guy Ritchie e spin-off dell'omonimo film dello stesso Ritchie. A cambiargli la vita è stata ‘Breaking Bad’. Prima del successo, l’attore ha raccontato alla stampa internazionale di aver toccato il fondo: a causa di problemi finanziari, ha pensato di assumere qualcuno che lo uccidesse affinché la sua famiglia potesse ricevere il risarcimento assicurativo. Con la serie ideata da Vince Gilligan tutto è cambiato, ma non dimentica mai le sue origini. Giancarlo Giuseppe Alessandro Esposito, questo il nome all’anagrafe, è nato a Copenaghen da padre italiano e mamma afroamericana. Prima di trasferirsi a New York ha vissuto in Italia: “solo qui mi sento davvero a casa tra la mia gente. Giro il mondo ma sento di essere italiano, qui si vive meglio perché la qualità della vita è diversa”, conclude. (di Lucrezia Leombruni)

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