Debutto il 19 gennaio all'Auditorium Parco della Musica. Il patron dell'evento, Daniele Cipriani: "Sono convinto che l'arte, in questo caso l'arte della danza, abbia una missione precisa. Quella di far germogliare negli spettatori, grazie alla bellezza offerta, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia, alla pace"
Gran gala di danze e musiche spagnole all'Auditorium Parco della Musica. Ritornano a Roma il 19 gennaio (unica replica il 20) Las Estrellas, appuntamento con le star della scena contemporanea flamenca. Non solo il madrileno Sergio Bernal, beniamino del pubblico italiano, danzatore conosciutissimo e applaudito in tutto il mondo, attesa anche nell'aristocratico parterre la cantante Luz Casal, le cui canzoni più celebri, 'Piensa en mí' e 'Un año de amor', sono successi planetari, scelti dal regista Pedro Almodóvar per la colonna sonora del suo film 'Tacones Lejanos' ('Tacchi a spillo'). Insieme a Sergio Bernal saranno a Roma alcuni dei maggiori interpreti di Flamenco, Danza Spagnola, Jota Aragonesa e Escuela Bolera.
Fra questi Antonio Najarro, nome di punta nel panorama artistico iberico. Per oltre otto anni direttore del Ballet Nacional de España, Najarro è noto anche negli ambienti sportivi come coreografo di pattinaggio artistico e spettacoli sul ghiaccio (sue le coreografie con cui i pattinatori Anissina & Peizerat che vinsero l'oro olimpico a Salt Lake City nel 2002). Si esibirà a Roma con i 10 interpreti dell' Antonio Najarro Dance Company. Il suo stile molto particolare, talvolta con accenti jazz, vibranti e velocissimi, ha portato il flamenco e la danza spagnola prepotentemente nel XXI secolo. Attesa nella capitale una vera e propria 'reina', la sivigliana Manuela Carrasco, considerata in patria la madre di tutti i danzatori di flamenco, a furor di popolo definita 'diosa', una divinità. Porta a Las Estrellas la danza energica tipica della sua regione, anche Miguel Ángel Berna, danzatore nativo di Saragozza e protagonista indiscusso della Jota Aragonesa.
Nato sotto l'ombra della moresca Alhambra di Granada è invece il bailaor Manuel Liñán che da bambino sognava di indossare i costumi delle sue amate danzatrici di flamenco e che oggi è autore dello spettacolo di flamenco en travesti, '¡VIVA!', gioiosa affermazione dell'identità gay che ha spopolato recentemente in Spagna, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Si uniscono ai grandi interpreti presenti nella capitale anche Marco Flores e Olga Pericet (nativo di Cadice lui, di Cordova lei) il cui flamenco in coppia appare senza soluzione di continuità, un baile dalla perfezione assoluta, un'armonia paragonabile ai 'pas de deux' del balletto classico.
"In un'epoca così devastata dalle divisioni e dalle bombe, il nostro gala vuole invece esprimere il valore di vivere insieme all'interno di una comunità, come una grande famiglia - spiega Sergio Bernal consulente artistico con Ricardo Cue dello spettacolo, che si avvale della direzione artistica di Daniele Cipriani- Ѐ così che vivono gli artisti di flamenco. Si danza e si fa musica insieme. C'è un'interazione continua e proficua tra i diversi stili e le diverse generazioni. In scena ci saranno anche i bambini -ricorda - Si genera un'energia che esplode… Ma in palcoscenico, per la gioia di tutti. Il flamenco è un intero mondo, e questo mondo è, semplicemente, 'famiglia'".
"La danza è l'esempio di come gli esseri umani siano tutti partner che hanno bisogno gli uni degli altri, per sostenersi a vicenda, e spronarsi a migliorare di continuo - spiega Daniele Cipriani - Sono convinto che l'arte, in questo caso l'arte della danza, abbia una missione precisa. Quella di far germogliare negli spettatori, grazie alla bellezza offerta, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia. Questa - conclude Daniele Cipriani - mi si permetta la citazione da Spinoza, è il vero significato di pace". Intorno a Las Estrellas saranno organizzati una serie di eventi. Domani, alla ore 18.30 è in programma un incontro con i protagonisti del gala, a Roma, nella sede della Real Academia de Espana.
Idealmente al fianco di Pistoletto, sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia il 19 e 20 gennaio 2025, come già Les Etoiles prima di loro, Las Estrellas daranno collettivamente vita alla 'Danza della pace preventiva'. Sarà presente nel foyer del Teatro il celebre "quadro specchiante", ideato da Pistoletto, sul quale tutti gli artisti, nonché gli spettatori che vorranno diventare anch'essi co-creatori dell'opera, potranno lasciare le loro firme.