cerca CERCA
Lunedì 06 Gennaio 2025
Aggiornato: 02:24
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Demi Moore: "Prima di 'The Substance' pensavo che la mia carriera fosse finita"

L'attrice concorre al Golden Globe come Miglior attrice protagonista 30 anni dopo la prima candidatura per 'Ghost'

Demi Moore - Agenzia Fotogramma / Ipa
Demi Moore - Agenzia Fotogramma / Ipa
03 gennaio 2025 | 15.46
LETTURA: 2 minuti

Trent'anni dopo la prima candidatura per 'Ghost', Demi Moore torna a concorrere come Miglior attrice protagonista ai Golden Globe grazie al ruolo nel body horror 'The Substance' di Coralie Fargeat. "Vincere questo premio - spiega l'attrice all'Adnkronos - significherebbe molto per me". Prima di 'The Substance' "pensavo che la mia carriera fosse finita. Ora ho capito che forse è questa la mia strada: essere al servizio del cinema per dare qualcosa agli altri. Inoltre sarebbe importante per il messaggio che dà questo film e farebbe una grande differenza per tutte le donne".

"'The Substance' per me è stato un dono. Non solo ho imparato ad accettarmi di più, ma ho anche guadagnato un senso di liberazione perché questo film mi ha portato in un luogo vulnerabile e crudo, ho mostrato davvero tutta me stessa dal punto di vista fisico ed emotivo. Ci sono aspetti che non vorresti che tutti vedano perché subentra la paura di essere giudicato", racconta l'interprete di 'Soldato Jane'.

Al centro della storia, tra scene splatter ad alta tensione e un tocco di ironia, c'è Demi Moore nei panni di un'attrice di Hollywood licenziata dalla trasmissione di aerobica, che conduceva con successo da anni, proprio il giorno del suo cinquantesimo compleanno perché il suo capo, interpretato da Dennis Quaid, è alla ricerca di un volto giovane. In preda alla disperazione, assume un farmaco che le promette di creare una versione di lei giovane e perfetta, interpretata da Margaret Qualley. "Rispetto a quando avevo 40 anni ci sono molti più ruoli per le attrici over 50 o over 60 ma la cosa più importante per me è vedere come le donne stiano cambiando il loro modo di vedere se stesse. Il condizionamento sociale deriva da ciò in cui abbiamo sempre creduto, da ciò che abbiamo accettato come un dato di fatto, ma questo non lo rende una verità", fa notare Moore.

Hollywood e la società in generale "penso che non siano state più dure con me rispetto a come lo sono stata io. All'età di 20-30 anni sono arrivata al limite della crudeltà verso me stessa. Il confronto con gli altri porta alla disperazione perché pensi 'non sono questo' o 'non sono quello'", dice la diva hollywoodiana. Per lei "la bellezza di 'The Substance' è il suo messaggio: non c'è nessun altro migliore di te, ed è questo a renderti interessante. Se fossimo tutti uguali, le nostre sfumature sarebbero superflue", conclude l'interprete di 'Proposta indecente'. (di Lucrezia Leombruni)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza