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“Vietato distruggere vestiti invenduti”: approvato il regolamento sull’Ecodesign

Il regolamento sostituisce la direttiva sull’Ecodesign e stabilisce quali debbano essere i requisiti per una progettazione di prodotti più sostenibili

Fast fashion  - - Canva
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29 maggio 2024 | 15.18
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È vietato vendere vestiti invenduti. Lo sostiene il Consiglio europeo che ha adottato oggi il regolamento sulla progettazione ecocompatibile che stabilisce i requisiti per i prodotti. Il regolamento sostituisce l’attuale direttiva sulla progettazione in materia e ne amplia il campo di applicazione: oltre i prodotti energetici, sono inclusi tutti i tipi di beni immessi nel mercato.

La progettazione ecocompatibile o “ecodesign” implica l'integrazione di valutazioni ambientali all'interno del processo di sviluppo dei prodotti, con l'obiettivo di concepire prodotti che apportino il minimo impatto ambientale durante l'intero arco del loro ciclo di vita. I produttori europei sono già tenuti a rispettare norme di ecodesign per prodotti come frigoriferi, aspirapolveri, computer e riscaldatori, con l'obiettivo di ridurre il consumo energetico e mitigare l'impatto ambientale negativo sin dalla fase di progettazione.

“Con il regolamento sulla progettazione ecocompatibile – ha scritto Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro belga e ministro dell'Economia e del Lavoro - creiamo i giusti incentivi affinché l’industria pensi in modo circolare fin dalla concezione stessa della progettazione dei prodotti che intende produrre e vendere nell’Ue”. Vediamo insieme i requisiti green per i prodotti sostenibili.

Requisiti di sostenibilità

Poiché il regolamento riguarderà tutti i prodotti, eccetto automobili o materiali legati alla difesa e sicurezza, è opportuno capire quali siano i nuovi requisiti. La Commissione ha chiarito che i prodotti immessi nel mercato Ue dovranno essere durabili, riutilizzabili, aggiornabili e riparabili.

Non dovranno avere, inoltre, sostanze che ne possano inibire la circolarità; dovranno seguire un processo di produzione tarato sull’efficienza energetica e delle risorse. Rigenerazione e riciclaggio sono le parole chiave. La Commissione avrà il potere di fissare i requisiti di progettazione ecocompatibile mediante atti delegati e l'industria avrà 18 mesi per conformarsi ad essi.

I criteri di progettazione ecocompatibile saranno applicabili negli appalti pubblici per incentivare l’acquisto pubblico di prodotti verdi. Il nuovo regolamento introduce un divieto diretto sulla distruzione dei prodotti tessili e delle calzature invenduti (le PMI saranno temporaneamente escluse) e autorizza la Commissione a introdurre divieti simili per altri prodotti in futuro. Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile sarà allineato alla legge sui servizi digitali, per quanto riguarda i prodotti venduti online.

L’attuale Direttiva Ecodesign 2009/125/CE stabilisce requisiti di efficienza energetica che coprono 31 gruppi di prodotti. Secondo i calcoli della Commissione, ciò ha consentito di risparmiare 120 miliardi di euro di spesa energetica e di ridurre del 10% il consumo energetico annuo dei prodotti rientranti nel suo campo di applicazione.

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