Mobilità del futuro: cosa si aspettano gli italiani? Che sia una mobilità sostenibile, conveniente dal punto di vista economico e affidabile. Sono queste le prime tre caratteristiche indicate dal campione coinvolto per la ricerca “Lo scenario italiano della mobilità urbana: uno sguardo al futuro” realizzata, in collaborazione con Nielsen, da Arval Mobility Observatory, l’osservatorio sulla mobilità di Arval.
L’indagine ha analizzato i mezzi di trasporto utilizzati dalle persone, le motivazioni all’uso e le attese sul futuro. Sono “la libertà di decidere in autonomia gli orari di partenza e arrivo” (57% dei rispondenti), la “praticità” (43%), l’affidabilità, ovvero la garanzia di poter arrivare in orario (41%) e la convenienza economica (27%) i fattori che guidano gli italiani nella scelta del mezzo di trasporto da utilizzare abitualmente.
Sebbene l’automobile si confermi il mezzo di trasporto preferito, si aprono prospettive interessanti per quelli alternativi e per la micromobilità, tra cui la bicicletta, i cui principali driver di scelta sono proprio l’affidabilità, la convenienza economica e l’autonomia negli spostamenti. Un avvicinamento, quello alla mobilità alternativa, già nell’aria prima dell’arrivo del Covid-19 e accelerato bruscamente dalla pandemia che ha colpito il mondo.
L’indagine di Arval Mobility Observatory punta l’attenzione, in particolare, sulla bicicletta elettrica. Scelta oggi solo dall’1% degli Italiani, l’e-bike ha tutte le carte per diventare il nuovo oggetto dei desideri: più di 1 intervistato su 2 la sceglierebbe come mezzo di trasporto abituale, principalmente per gli spostamenti casa-lavoro che, nel 75% dei casi, prevedono un tragitto di circa 15 chilometri. Una distanza ideale per i percorsi sulle due ruote con pedalata assistita.
L’utilizzatore tipo secondo l’indagine? Uomo, dai 18 ai 24 anni, residente nel Sud Italia che già saltuariamente adotta la bicicletta, anche elettrica, per i suoi spostamenti. L’e-bike piace perché rispetta l’ambiente (61% dei rispondenti), perché permette di muoversi agilmente nel traffico (40%) e perché non comporta fatica (33%). A limitare il ricorso alle e-bike, l’assenza di percorsi dedicati (43%), il costo di acquisto (38%) e il rischio di furto (35%).
Arval Italia, in linea con il nuovo piano strategico Arval Beyond, punta proprio sulla bicicletta elettrica per il noleggio: a fronte di un canone mensile fisso, mette a disposizione dei clienti le e-bike e anche tanti servizi inclusi, come la manutenzione ordinaria e straordinaria (grazie a una rete capillare con circa 400 centri distribuiti su tutto il territorio italiano), la copertura assicurativa furto e danni e il cambio pneumatici ogni 5.000 chilometri.
“Il noleggio delle biciclette elettriche rappresenta un’ulteriore trasformazione del nostro modello di business - spiega Alessia Pedersini, Marketing, Communications & Csr Director di Arval Italia - Abbiamo voluto costruire un prodotto che fosse in grado di incentivare il ricorso alla bicicletta elettrica, fornendo anche tutte le garanzie e le sicurezze necessarie grazie ai servizi che vengono messi a disposizione. Vogliamo allargare il nostro ventaglio di soluzioni, per posizionarci nei prossimi 5 anni come l’azienda leader nella mobilità sostenibile, che è il grande focus del piano strategico quinquennale 'Arval Beyond”'".