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Italiani disposti a spendere di più per una vacanza green

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27 settembre 2018 | 15.12
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Il 46% degli italiani sarebbe disposto a spendere qualcosa in più (10-20%) per una vacanza più amica dell’ambiente. Lo rileva l'VIII rapporto 'Gli italiani, il turismo sostenibile e l'ecoturismo' realizzato da Ipr Marketing presentato in occasione della conferenza ‘Il futuro del turismo è sostenibile’ organizzata dalla Fondazione Univerde e dal Touring club italiano. L’evento, che si inserisce nella Giornata Mondiale del Turismo, promossa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), è stato realizzato in media partnership con Adnkronos Promoteo e si è svolto a Roma presso il palazzo dell’Informazione, sede dell’agenzia stampa.

Il turismo, spiega Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, “è una delle realtà che sta diventando molto impattante sul cambiamento climatico nel mondo. Anche l’Onu chiede di rendere il turismo più sostenibile, visto che sono miliardi le persone che si muovono per turismo con un trend in crescita”.

La riconversione ecologica è possibile e l’Italia, spiega il presidente della Fondazione Univerde, “oltre ad avere un ricco patrimonio naturale, artistico e culturale ha anche le competenze giuste per guidare la trasformazione ecologica di questo settore”. C’è, dunque, “una sfida al parlamento e al governo affinché si investa ancora di più, si potenzi l’ecobonus, che oggi ha una grande opportunità e si lavori per favorire un’offerta più green”.

Per portare avanti il processo di trasformazione, spiega il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Salvatore Micillo, “serve una regia nazionale e serve ovviamente l’apporto del ministero dell’Ambiente ed è quello che faremo”. Per questo “lavoreremo con il ministero del Turismo ma anche con il Miur (ministero dell’Istruzione, ndr) affinché l’educazione ambientale sia sempre più presente”. “È vero che viviamo nel paese più bello del mondo ma è anche vero che si tratta di un paese fragile che deve essere tutelato”, conclude Micillo.

“L’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, fortunatamente è sempre più sviluppata nel nostro paese” afferma Alessandra Pesce, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. Il passaggio delle competenze in materia di turismo al ministero delle politiche agricole, spiega il sottosegretario, “ci permette di integrare ancora di più le risorse turistiche, la ricettività e l’offerta al nostro patrimonio naturale, culturale, gastronomico e quindi valorizzare al massimo anche tutta la parte enogastronomica. Sappiamo che gli agriturismi sono cresciuti nel tempo e noi dobbiamo sfruttare le leve della nostra bellezza a 360 gradi”.

Tornando ai dati, il rapporto evidenzia come il turismo sia soprattutto un arricchimento culturale per il 48% degli italiani, una conoscenza o esplorazione per il 44% e relax per il 41%. Ad attrarre principalmente: arte, storia ed eventi culturali (68%) ma anche natura e paesaggi (61%). Quanto al ‘turismo sostenibile’ inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio, nel 2018 il 78% dichiara di averne sentito parlare (contro il 76% del 2017).

Nonostante cresca il livello di conoscenza, solo per il 20% degli italiani il turismo amico dell’ambiente è molto/abbastanza praticato. Il 41% lo considera eticamente corretto e il 28% vicino alla natura. Nel pianificare il soggiorno turistico (pensando alla meta, al mezzo di spostamento, alla struttura da prenotare), il 58% dichiara di fare scelte che non danneggiano l’ambiente (contro il 55% del 2017).

Nella scelta degli alloggi crescono b&b e agriturismi. Nel 2018, infatti, il 38% degli italiani dichiara di preferire il bed and breakfast (la media 2011-2017 era del 30%), segue l’agriturismo (33% nel 2018 contro il 28% nella media 2011-2017). L’albergo invece registra un calo delle preferenze (32% nel 2018 contro il 39% nella media 2011-2017).

Prima di scegliere una struttura turistica il 41% si informa sull’attenzione che ha per l’ambiente (in leggero calo rispetto al 2017 dove la percentuale era del 42%) e il 68% sarebbe disposto a rinunciare all’auto se la meta fosse raggiungibile con il treno (dato in calo rispetto al 2015 che era del 72%).

In merito all’ecoturismo, invece, il 64% (contro il 62% nel 2017) degli intervistati ne conosce la definizione ma sono ancora pochi coloro che sono attratti dall’idea di praticare questa forma di turismo che rispetta l’ambiente, le popolazioni locali e valorizza le risorse naturali e storico culturali di un territorio.

Ma chi fa di più per promuovere il turismo in Italia? Gli italiani bocciano l’Europa (indicato solo dal 21%) e lo Stato (35%) e promuovono enti e associazioni (67%) e privati (62%).

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