Il prezzo del rottame del vetro è uno dei temi che preoccupa di più le aziende del settore
"Assovetro significa 68 aziende, 102 siti produttivi, quasi 17mila dipendenti - e l’indotto vale almeno il doppio - una cosa che evidenziamo sempre, perché il vetro è sostenibilità ma l’azienda del vetro è sostenibilità sociale, il 98% sono a tempo indeterminato". Così Marco Ravasi, presidente Assovetro, nella relazione presentata all’Assemblea annuale di Assovetro, questa mattina a Roma.
Il prezzo del rottame del vetro è uno dei temi che preoccupa di più le aziende del settore. E' uno dei temi emersi nel corso della relazione.
"Questo è uno dei temi che ci preoccupa di più, ne abbiamo dibattuto molto - spiega - Siamo davanti ad un prodotto, il vetro, che è unico perché infinitamente riciclabile e anche riutilizzabile. Siamo davanti ad un sistema, quello di Coreve, che ha raggiunto valori di eccellenza in Europa in termini di capacità di riciclo: raccogliamo e arriviamo a rimettere nei forni l’80,6%. Nessuno lo fa, gli altri sono ben lontani. Ma questo sistema è a rischio implosione".
In particolare, Ravasi segnala la questione dei prezzi: "Il sistema funziona tramite aste, oggi il costo del rottame è arrivato a valori intorno ai 200 euro; il che significa che il costo finale, reintrodotto nel forno, è tre volte il costo delle materie prime. Siamo preoccupatissimi perché crediamo che non ci sia solo una logica di business ma ci sia una logica di equilibrio ambientale; cioè bisogna fare in modo che le vetrerie non siano costrette a tornare alle materie prime lasciando il rottame per le strade".
Poi "non possiamo perdere competività" e "dobbiamo rimanere la prima manifattura del packaging che c’è in Europa, la terza nel mondo", conclude.