Richiesta danni incrociata
Parte una battaglia legale tra Tim e Open Fiber in cui entrambe le aziende richiedono danni all'impresa concorrente. Dalla trimestrale di Tim emerge come l'azienda sia stata chiamata in giudizio da Open Fiber nel mese di marzo dinanzi al Tribunale di Milano: l'azienda partecipata da Cdp e Enel ha avanzato richiesta di risarcimento pari a 1,5 miliardi di euro per danni causati da "un presunto abuso di posizione dominante escludente nei confronti di Of" come si legge nel documento. Tim si costituirà in giudizio contro la richiesta di Open Fiber ma soprattutto, a quanto si apprende da fonti vicine all'azienda, sta preparando azioni legali nei confronti di Of "per concorrenza sleale e richiesta di danni di importo equivalente se non superiore".
Nell'azienda di Corso d'Italia, secondo le stesse fonti, "trovano risibili le argomentazioni alla base della richiesta di Of al tribunale di Milano" che è legata alla multa comminata lo scorso marzo dall'Antitrust e pari a 116 milioni per ostacolo alla concorrenza nello sviluppo della banda ultralarga nelle aree bianche.
Si osserva infatti che "la sentenza Antitrust a cui si fa riferimento ha dichiarato che il presunto abuso all’interno delle aree bianche era già terminato ad agosto 2018, ovvero ben prima della decisione dell’Antirust e, quindi, in un periodo in cui Of non aveva ancora realizzato alcuna infrastruttura da offrire al mercato in quelle aree".