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Aspi: completato scavo galleria Santa Lucia, investito 1 mld

Aspi: completato scavo galleria Santa Lucia, investito 1 mld
12 giugno 2020 | 15.43
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La fresa più grande mai utilizzata in Europa ha terminato il suo lavoro ed è fuoriuscita dal sottosuolo, dopo aver scavato ininterrottamente per 8 km nel tratto compreso tra i Comuni di Calenzano e Barberino di Mugello. Si sono così completati i lavori di scavo della galleria “Santa Lucia”, il tunnel a 3 corsie più lungo mai costruito in Europa e uno dei 5 più grandi al mondo per dimensione complessiva (lunghezza e numero di carreggiate operative).

Le caratteristiche e i vantaggi dell’opera sono stati illustrati stamane nel cantiere di Barberino di Mugello, nel corso della cerimonia di abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente e l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giuliano Mari e Roberto Tomasi, il Presidente e l’Amministratore Delegato di Atlantia Fabio Cerchiai e Carlo Bertazzo, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’Assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, il Sindaco Metropolitano Dario Nardella, i sindaci di Barberino del Mugello e Calenzano, Giampiero Mongatti e Riccardo Prestini.

L’investimento necessario per la realizzazione del nuovo tunnel, pari a 1 miliardo di euro, fa parte in un più ampio piano di 7,4 miliardi di euro che interessa l’A1 nella tratta Bologna-Firenze. Il piano è già attuato per circa l’80% e non beneficia di alcuna remunerazione proveniente dal sistema tariffario. L’opera inoltre è parte dell’importante piano di investimenti sviluppati dalla Società che prevede di investire a partire dal 2020 ulteriori 14,5 miliardi di euro per il completo potenziamento e ammodernamento della rete autostradale.

Dal punto di vista viabilistico la “Santa Lucia” rappresenta dunque la naturale prosecuzione della Variante di Valico, nell’ambito del progetto di ampl amento dell’A1. Nello specifico, nella tratta tra Incisa e Barberino di Mugello sono attualmente in corso di realizzazione tre corsie ex novo in direzione Sud per un totale di 17,5 km, con il contemporaneo recupero delle carreggiate esistenti (a due corsie con emergenza), destinate alla direttrice Nord. L’apertura al traffico della nuova galleria, previsto per la metà del 2021, consentirà una significativa riduzione dei tempi di percorrenza nel collegamento Nord-Sud del Paese e una migliore esperienza di viaggio per gli automobilisti.

Il nuovo tunnel è stato scavato impiegando le più avanzate tecnologie e competenze ingegneristiche disponibili sul mercato. Il fornice è stato realizzato attraverso 3 anni di attività della più grande e potente fresa escavatrice presente in Europa, sia per dimensioni che per capacità di prestazione. Un macchinario del valore di 54 milioni di euro e ad altissima resa tecnologica, lungo 23 metri e dotato di una testa di scavo di quasi 16 metri di diametro, con una dimensione complessiva pari a circa 200 metri quadrati e una potenza totale di 12.000 kW. Ciò ha permesso una velocità di avanzamento delle lavorazioni superiore di ben 10 volte rispetto alle tecnologie tradizionali.

Tra i vantaggi della fresa, anche la capacità di realizzare un traforo, perfettamente circolare, di 15.4 metri di diametro, e di posare già nelle fasi di scavo il rivestimento definitivo, costituito da anelli di oltre 2 metri in senso longitudinale, a loro volta suddivisi in nove conci. L’escavatrice ha consentito infine di gestire in piena sicurezza le complesse caratteristiche geomorfologiche del tratto di scavo, contraddistinto da parti di ammasso roccioso di particolari caratteristiche geomeccaniche, poste in zone di intensa fratturazione, dalla presenza di gas tossici o esplosivi e dal sottoattraversamento di edifici e di infrastrutture viarie, tra le quali la stessa A1 in esercizio.

Le tecnologie avanzate di lavorazione hanno consentito di realizzare lo scavo assicurando la più totale sicurezza sul lavoro per tecnici e operai. Massima attenzione è stata data anche alla sostenibilità ambientale sia per quanto riguarda il progetto dell’opera che per le metodologie di realizzazione e smaltimento dei materiali di scarto. Rispetto al tracciato iniziale approvato nel 2009, che prevedeva lo scavo di 9 gallerie, Autostrade per l’Italia ha introdotto nel tempo una variante progettuale che ha portato alla realizzazione di un solo fornice, capace di unire l’imbocco della ex galleria “Le Croci” con l’imbocco sud dell’ex galleria “Ragnaia”, senza mai far venire alla luce il tracciato.

Questa rielaborazione ha comportato benefici fortemente tangibili per il territorio, con una radicale riduzione delle aree individuate per l’espianto boschivo e del numero di espropri inizialmente previsti. Anche le attività di escavazione, il recupero, la caratterizzazione e lo smaltimento del materiale di scavo, così come la gestione del ciclo idrico, sono avvenute con la massima attenzione all’ecosistema ambientale, minimizzando inoltre attraverso nastri trasportatori la movimentazione di mezzi sul territorio per la pulizia e il trasporto.

La “Santa Lucia” inoltre è dotata di un innovativo sistema di controllo dello stato dell’infrastruttura e delle condizioni del traffico: sui conci della galleria sono stati installati appositi sensori, in grado di inviare informazioni in tempo reale agli uffici della Direzione di Tronco fiorentina di Autostrade per l’Italia. Si tratta, dunque, di una galleria con caratteristiche “green and hi-tech”.

Alla realizzazione dello scavo hanno lavorato, ininterrottamente, oltre 450 tecnici e operai specializzati, suddivisi tra Pavimental e altre 20 imprese affidatarie. Il cantiere di B rberino di Mugello è stato uno dei primi in Italia a lavorare secondo le misure di sicurezza imposte dal Covid19, osservando il distanziamento sociale e grazie a controlli di temperatura, sanificazione continue dei luoghi in comune, oltre che a una rigida osservanza dei dispositivi di protezione personale.

Autostrade per l’Italia ha predisposto per il periodo 2020-2023 un “Piano Strategico di Trasformazione” che, sul fronte del potenziamento e della gestione della rete, prevede 7,5 miliardi di euro tra nuovi investimenti e manutenzioni (con un aumento delle risorse per queste ultime pari al +49%). La Società conferma la propria massima volontà all’attuazione degli investimenti previsti dal Piano, auspicando che possano essere superati gli elementi ostativi che al momento impediscono il finanziamento sul mercato della Società.

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