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Fca, Provenzano: "Agire in Ue per modificare equilibrio che tollera dumping fiscale"

Il ministro per il Sud in un post su Facebook: "Fusione con Psa? Essenziale capire ruolo Italia in perimetro gruppo"

(Foto Fotogramma)
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18 maggio 2020 | 13.36
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"Io penso che l’Italia non deve perdere di vista l’obiettivo fondamentale nell’interesse nazionale: agire in Europa per modificare un equilibrio che tollera il dumping fiscale di troppi Paesi membri, non limitare questa battaglia a livello extraeuropeo". Ad affermarlo è il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano in un lungo post su Facebook sulla vicenda Fca. "Ricordo peraltro che nella partita politica che si sta giocando in seno al Consiglio europeo ritroviamo quei Paesi in prima linea per ridurre l’impatto e l’incisività di qualunque strumento di investimento comune. Si parla molto di 'strumenti innovativi', nella finanza e negli standard legislativi. Anche davanti alla sfida senza precedenti della pandemia, non possiamo utilizzare la parola 'innovazione' come foglia di fico per espellere i rapporti di forza dal discorso pubblico, in Europa e in Italia", sottolinea Provenzano.

"A livello europeo è bloccata, per l’opposizione di alcuni paesi, tra cui quelli in cui Fca ha trasferito le sue sedi, ormai da qualche anno una direttiva che renderebbe obbligatoria la pubblicazione dei 'country by country report'. Noi dobbiamo accelerare l’adozione della direttiva ma, intanto, non sarebbe un atto di buona volontà e senso civico, per Fca valutare spontaneamente di condividere con il governo italiano i suoi 'country by country report', anche per rendere meno discrezionale, nel caso di una grande azienda, la scelta di offrire grandi garanzie pubbliche?", sottolinea poi il ministro.

"È in corso una complessa operazione di fusione con la francese Psa, ed è essenziale capire il ruolo dell’Italia all’interno del perimetro del gruppo. Anche questo richiede adeguate garanzie. La Fiat è un pezzo di storia di questo paese e il suo allontanamento dall’Italia è una ferita e ha segnato una sconfitta industriale di cui solo ora iniziamo a intravedere le conseguenze. Proprio per questo motivo, però, non possiamo permetterci nuovi errori", afferma ancora Provenzano sottolineando che "lo dobbiamo agli italiani, che con le loro tasse finanzieranno questi prestiti, e ai tanti imprenditori, non solo piccoli e medi, che ogni giorno lavorano e investono per rafforzare questo Paese. Senza volare ogni settimana a Londra o Amsterdam".

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