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"Atac è salva"

La sindaca Raggi: "Dal Tribunale ok a concordato, 11mila dipendenti hanno ancora un lavoro". In arrivo nuove vetture, "a disposizione 425 milioni per l'ammodernamento della metro"

(Fotogramma)
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25 giugno 2019 | 17.57
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''Un primo, importante, passo verso il risanamento dei trasporti pubblici di Roma. Il Tribunale di Roma ha approvato il piano di concordato industriale per Atac, accogliendo la nostra richiesta con la quale stiamo salvando dal fallimento la più grande azienda di trasporti pubblici d’Europa''. Così in un post su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.
''Questo significa che Atac non è fallita, i suoi 11mila dipendenti hanno ancora un lavoro, i romani sono ancora proprietari di una azienda sulla quale gravavano miliardi di debiti fatti dalle precedenti gestioni e amministrazioni capitoline. L'azienda dei trasporti di Roma resta saldamente in mano pubblica. È una vittoria dei cittadini, dei lavoratori e dei creditori che hanno creduto nel nostro progetto di risanamento. È il presupposto per completare un percorso di rilancio che ci consentirà di offrire ai romani un servizio sempre migliore''.

''Abbiamo ereditato una società al collasso, con 1,3 miliardi di debiti, un'età media dei mezzi di circa 15 anni, un'organizzazione interna pesantemente condizionata da Parentopoli e dall'influenza dei vecchi partiti, che molti volevano svendere ai privati e al loro profitto. Abbiamo preso una decisione coraggiosa, scegliendo la via del concordato preventivo in continuità, perché vogliamo che Atac resti pubblica, di proprietà dei cittadini. Perché non vogliamo servizi di seria A in centro e di serie B nelle periferie, a cui avrebbe condotto la privatizzazione''.

''Abbiamo presentato un piano industriale credibile e un accordo con i creditori che loro hanno accettato e il tribunale ha approvato - continua la sindaca di Roma - Soprattutto abbiamo stanziato risorse per mezzi infrastrutture: sono in arrivo 227 nuovi autobus e abbiamo a disposizione 425 milioni di euro per l'ammodernamento delle metro''.

''Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato a questo primo traguardo: il presidente di Atac Paolo Simioni, gli assessori Linda Meleo e Gianni Lemmetti, i consiglieri del M5S, tutti i dipendenti di Atac, di Roma Capitale che si sono impegnati in prima persona quando tutti dicevano che “era impossibile”; il Ministero dei Trasporti e il Tribunale Fallimentare di Roma. Oggi è un giorno di svolta per il trasporto pubblico di Roma. Per migliorare la qualità della vita dei cittadini. È la dimostrazione che Roma ce la sta facendo ad uscire dal baratro in cui è precipitata dopo decenni di malapolitica. Bastano solo pazienza e determinazione e i risultati arrivano. Questo è solo uno dei tanti frutti che contiamo di raccogliere dopo tanto lavoro. #AtacRinasce #AtacPubblica''.

LA NOTA DI ATAC - ''Il Tribunale Fallimentare di Roma ha emesso in data odierna l’atteso decreto di omologa del concordato preventivo in continuità di Atac. Il decreto giunge al termine di due anni di intenso lavoro per l’azienda e per tutti coloro che sono stati e sono tuttora coinvolti nel percorso di risanamento e rilancio del trasporto pubblico di Roma, e rappresenta allo stesso tempo l’inizio di un nuovo ciclo di vita dell’azienda''. Così in una nota Atac.

''Dalla presentazione del Piano industriale e della proposta concordataria, a gennaio 2018, Atac ha ottenuto il parere favorevole della Procura, il Decreto di Ammissione dallo stesso Tribunale Fallimentare, il Parere Favorevole dei Commissari e il voto positivo dei creditori, prima di giungere al grande risultato di oggi''.

“Il Decreto di Omologa rappresenta la conclusione di un’impresa avente una complessità e dimensione unica in Italia, per le dimensioni e per i temi trattati, nonché per il settore in cui opera Atac” ha dichiarato il Presidente Paolo Simioni. “Sono sempre stato fiducioso circa la solidità del Piano Industriale e della Manovra concordataria che abbiamo presentato a gennaio 2018, avevo ragione ed oggi sono più che soddisfatto. Come sempre succede, chiusa una fase se ne apre un’altra: ora l’esecuzione del concordato dovrà seguire le previsioni del piano, ma i dati a consuntivo sia dell’esercizio 2018 che dei primi quattro mesi del 2019 confermano le previsioni del Piano e indicano che siamo sulla strada giusta. Certo, i problemi non mancheranno, ma abbiamo energia e determinazione per superarli, come fino ad ora è avvenuto. Oggi è un giorno importante per Atac e, un po’, credo anche per la città di Roma”. Con il decreto di omologa, il Tribunale ha altresì nominato Liquidatori dei beni ceduti ai creditori con il concordato, l’avv. Giuseppina Ivone, l’avv. Lorenza Dolfini, la dott.ssa Franca Cieli.

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