'Benessere e salute' al primo posto nelle aree di spesa degli italiani. E lo saranno sempre di più in futuro, tanto che per essi si prevedono 25 miliardi di spesa in più entro il 2025. E, secondo una ricerca demoscopica a livello nazionale e internazionale, realizzata da Deloitte, in collaborazione con Swg, per Ania, 'Benessere e salute', rappresentano il bisogno primario più importante per gli italiani, e anche la principale area di spesa, secondo il 74% degli intervistati. E non si vede come questa spesa possa diminuire in futuro: solo il 10%, infatti, prevede di spendere meno nei prossimi 5 anni
Come riporta la ricerca, per il 60% degli italiani intervistati il benessere e la salute sono il bisogno primario più importante. Tuttavia, si tratta di un bisogno che va oltre il naturale concetto di 'salute' (intesa come cure) e che si allarga a quello più ampio e articolato del voler vivere bene.
Secondo l'indagine, 2 intervistati italiani su 3 ritengono, poi, importante effettuare visite di prevenzione o check up, che effettuano almeno 1 volta all’anno (contro il 58% dell'estero), spendendo nel 50% dei casi una media annua di circa 300 euro. Solo 1 intervistato su 10 afferma di non effettuare mai visite di prevenzione.
E gli italiani si guardano sempre più intorno alla ricerca delle proposte giuste in ambito di 'Benessere e salute'. Secondo la ricerca, infatti, l’80% degli italiani valuterebbe l’acquisto di servizi in ambito 'Benessere e Salute' attraverso operatori non tradizionali, non solo quelli appartenenti al mondo tech ma anche a quello finanziario (il 73% a livello estero), purché l’operatore dimostri di avere le competenze giuste (49% a livello Italiano e estero), di essere credibile (45% a livello Italiano contro 41% estero) e di poter garantire semplicità nella gestione dei servizi (35% a livello Italiano contro 47% estero).
Inoltre, il 76% degli intervistati italiani (63% a livello estero) ritiene importante avere un "unico punto di accesso" nell’articolato mondo dei bisogni in ambito 'Benessere e Salute', percentuale che sale al 84% per chi ha più di 65 anni. In sintesi, l’indagine mostra come 'Benessere e Salute' sia un bisogno ampio, importante ed in evoluzione, ricco di innovazioni su cui numerosi player di diversi settori sono già attivi e rispetto al quale i clienti sono pronti a valutare modalità innovative, purché siano stimolati al cambiamento e gli operatori siano credibili e affidabili.
E sempre più in futuro settore assicurativo e salute e benessere cammineranno insieme. Secondo gli autori della ricerca "il settore assicurativo ricopre già oggi, in maniera diffusa, tutte le principali aree del bisogno 'Benessere e Salute' ed esiste una naturale vicinanza tra le caratteristiche di questo bisogno, emerse dalla ricerca, e quelle del settore stesso". Le assicurazioni conoscono le necessità dei clienti in questo bisogno e dispongono delle soluzioni adatte a garantire qualità e competenza e, inoltre, sono presenti nell’ecosistema dell’innovazione con un ruolo sempre più importante.
Gli intervistati confermano di avere aspettative concrete nei confronti dell’innovazione. In particolare, si aspettano sia migliori cure abilitate dalle nuove tecnologie (63% in Italia, 51% a livello estero) sia una maggiore facilità di accesso alle cure stesse, soprattutto in termini di minori tempi di attesa (52% in Italia, 37% a livello estero). L’innovazione per il 84% degli intervistati italiani ha portato a un significativo aumento delle informazioni, delle quali non sempre sono fiduciosi: il 35% degli intervistati italiani (contro il 39% estero) non si fida mai delle informazioni trovate sul web, solo il 10% si fida sempre, e il 55% ( contro il 51% estero) si fida solo per alcune tipologie di informazioni o fonti. In ogni modo, l’80% degli intervistati italiani (65% a livello estero) ritiene che le informazioni siano d’aiuto se accompagnate dal confronto con familiari, amici o specialisti.