All'Adnkronos il sottosegretario all'Istruzione sul rischio di lesioni alla privacy degli studenti
Covid, scuola e quarantene differenziate sulla base dello stato vaccinale. "Il ministero dell'Istruzione è tenuto a dare corso alle indicazioni che arrivano dalle autorità sanitarie, così come accade ormai dall'inizio della pandemia, ma sicuramente si pone la questione di non discriminare gli studenti" dice all'Adnkronos il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso in merito alla diversificazione dei tempi di quarantena sulla base dello stato vaccinale degli studenti, deliberata lo scorso 11 agosto dal ministero della Salute. "Nemmeno, ovviamente, sulla base dell'adesione o meno alla campagna vaccinale. Su questo concetto generale non sono possibili deroghe, perché ne deriverebbe un vulnus intollerabile ai danni dei ragazzi".
"Bisogna considerare che nel caso dei minorenni è la famiglia a decidere in base alla propria sensibilità e per i minori di 12 anni non esiste al momento la possibilità di vaccinarsi. Fissare la durata della quarantena non rientra nelle prerogative del ministero dell'Istruzione, ma si è comunque aperta una riflessione sulla possibilità di ridurla per tutti - anticipa il sottosegretario - senza distinzioni e discriminazioni, fermo restando ovviamente il principio di garantire il più possibile la sicurezza nelle classi". di Roberta Lanzara