Tonsilliti, otiti, asma e polmoniti. Sono alcuni dei problemi che affliggono i bambini al 'cambio di stagione'. Alla prevenzione e alle cure di queste patologie è dedicata l'ultima puntata di BioMedical, la trasmissione ideata dall’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata. Minelli e i suoi ospiti hanno affrontato il tema delle problematiche respiratorie e influenzali nei bambini, anche alla luce dell'emergenza sanitaria da nuovo coronavirus.
Tra gli intervenuti il pediatra Basilio Malamisura che ha spiegato la differenza tra infezioni batteriche e virali ricordando che l'uso degli antibiotici non deve mai essere frettoloso specie nei più piccoli. "Non bisogna combattere la febbre, che è sempre un alleato, mai un nemico, durante un'influenza - ha spiegato il pediatra - salvo nei casi in cui la febbre molto alta non comprometta l'alimentazione e il riposo del bambino".
Sull'allarme di queste ore riferito alla cosiddetta epidemia da virus respiratorio sinciziale che colpisce i neonati è intervenuto Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili, che ha ricordato come non si tratti di una nuova malattia. "La conosciamo bene - ha sottolineato il medico - e attendevamo il suo ritorno dopo due anni in cui le influenze non si sono particolarmente viste. Durante il lockdown sono spariti tutti i virus, ma sapevamo che le cosiddette bronchioliti sarebbero ricomparse con l'allentamento delle misure restrittive. La bronchiolite inizia come un raffreddore, ma qualcuno può arrivare ad avere difficoltà respiratorie e un calo dell'appetito, ed è lì che bisogna intervenire. Occhio - ha chiosato Midulla - ad evitare sempre il fumo passivo mentre è importantissimo continuare ad allattare al seno laddove è possibile. Non esiste miglior cura e protezione".
Le affezioni respiratorie in età infantile spesso sono rappresentate da faringiti e tonsilliti e in proposito è intervenuto Matteo Gelardi, docente di otorinolaringoiatria presso l'Università di Foggia. Secondo Gelardi: "Un tempo si ricorreva con eccessiva frequenza alla rimozione di adenoidi e tonsille, oggi invece le direttive internazionali sono fortunatamente più prudenti e attendiste, nella consapevolezza che non si tratta di organi superflui, anzi".
Per Minelli il ruolo dell'alimentazione resta centrale, sia in termini di prevenzione che di gestione in corso di un'influenza. "Ai bambini occorre far assumere bevande piacevoli, come centrifughe, spremute d'agrumi e altri toccasana, rigorosamente senza zucchero. L'utilizzo poi - ha osservato Minelli - di integratori e probiotici può essere consigliato, basta poi non rovinare tutto con l'uso sconsiderato di antibiotici che andrebbero a contrastare gli effetti benefici degli stessi integratori."
Sul tema del vaccino anti-covid Minelli, Midulla e Malamisura "concordano" su un punto: "Se l'ente regolatorio americano (Fda) ha dato il via libera all'uso del vaccino per milioni di bambini americani "non possiamo pensare che non vi siano le giuste garanzie in termini di sicurezza". Ma è proprio qui che Malamisura, da pediatra, è stato netto: "Le preoccupazioni dei genitori, pur legittime, devono tener conto dei grandi numeri. Se durante un'epidemia i danni maggiori sono causati largamente da un virus e minoritariamente da un vaccino, il medico sceglierà sempre la vaccinazione. È stato così per il vaiolo e per la poliomelite, ed è per questo che sono state malattie praticamente sconfitte."
Da questa settimana, infine, in collaborazione con l'Associazione italiana di Aerobiologia, BioMedical Report ha inaugurato la rubrica dal titolo 'Che polline farà' a cura dell'allergologo Vincenzo Patella. Si tratta di un monitoraggio real time dei principali agenti allergici presenti nell'aria che respiriamo in Italia con particolare riferimento ad alcune macro aree ben definite.