
Oggi nel mondo ne esistono almeno 10.000 varietà, ma la mela, simbolo di conoscenza, di tentazione, di coraggio e persino di rivoluzione scientifica, è molto più di un semplice frutto. "Da Adamo ed Eva a Newton, da Guglielmo Tell a Steve Jobs, ha attraversato leggende e scoperte, accompagnando la storia dell’uomo sul piano alimentare, ma anche religioso, mitologico, culturale. Originaria dell’Asia centrale, la mela era già coltivata dagli antichi Egizi, ammirata dai Greci e lodata dai Romani per le sue proprietà salutari. Ed era tanto ambita e tanto amata da essere frequentemente rappresentata anche nei mosaici pavimentali. Nel De Agri Cultura, Catone il Censore (234-149 a.C.) menziona la mela tra i frutti coltivati nei campi romani, con ciò evidenziandone l’antico apprezzamento. I Romani, infatti, coltivavano diverse varietà di mele sia per il consumo fresco che per la produzione di sidro. In verità, la mela veniva anche consumata cotta, dolcificata con miele o con melassa". Nell’odierna puntata de 'Il Gusto della Salute', l’immunologo Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana e nutraceutica alla LUM, approfondisce le straordinarie proprietà nutrizionali della mela, i suoi benefici per la salute e le possibili controindicazioni
Dunque, la mela non era solo un frutto comune, ma parte integrante dell’alimentazione e dell’economia agricola romana. "Nel Medioevo, la mela divenne simbolo di conoscenza e saggezza e oggi è uno dei frutti più consumati al mondo, oltre che per la sua ampia disponibilità, garantita soprattutto dalle produzioni europee, anche per la sua palatabilità e per le sue notevoli proprietà salutistiche. Grazie ai suoi valori nutrizionali, la mela può essere una straordinaria alleata della dieta di tutti, dal bambino all’anziano e agli sportivi, nel contesto di un’alimentazione sana ed equilibrata", prosegue l'immunologo.
Considerando un frutto di medie dimensioni, consumato non sbucciato, "le kilocalorie totali vanno da 55 a 75, a seconda della varietà, con un contenuto di acqua che è intorno ai 125 grammi. Soprattutto se consumata con la buccia, la mela contiene polifenoli e flavonoidi come la quercetina e acidi organici come il malico e il citrico. Un lungo lavoro di selezione e di miglioramento genetico, ha portato alla nascita di tantissime varietà di mele. Diverse organizzazioni si dedicano a catalogarle, registrandone origine, caratteristiche genetiche e metodi di coltivazione. E ci sono differenze molteplici e anche sostanziali tra mele rosse, verdi e gialle. Quelle verdi, per esempio Granny Smith, hanno un sapore acidulo e fresco; sono meno zuccherine rispetto ad altre varietà, una consistenza croccante e compatta e sono ottime per chi segue una dieta ipocalorica e per i diabetici avendo un più basso indice glicemico. Le mele rosse (ad esempio Red Delicious), hanno un sapore dolce e aromatico, sono più zuccherine rispetto alle verdi, una bassa acidità, polpa morbida e succosa e sono ricche di antiossidanti, particolarmente nella buccia. Le mele gialle (esempio Golden Delicious), di consistenza croccante ma più morbida delle verdi, sono più equilibrate in dolcezza e acidità, ideali per mangiare crude o per preparazioni in cucina".