Sesso virtuale contro le delusioni d'amore. In Italia "solo il 50% dei ragazzi dichiara di essere soddisfatto della propria vita sessuale e il 30,1% ammette di utilizzare quotidianamente chat erotiche o siti pornografici". Lo dicono i risultati di un sondaggio condotto in tutta la Penisola da Società italiana di andrologia (Sia), Consumerismo No Profit e Road to green 2020, diffusi dalla Sia in occasione della prima Giornata nazionale per la salute dell'uomo che si celebra oggi 11 novembre.
L'indagine fotografa un disagio vissuto in solitudine, confessato più a 'dottor Google' che ai medici in carne e ossa. Il 73,4% dei giovani non ha mai fatto una visita dal medico andrologo, emerge dalla ricerca. E se dovesse insorgere qualche problema della sfera sessuale, solo il 30% dei giovani se ne prenderebbe immediatamente cura - riferisce la Sia - mentre il 14,9% cercherebbe soluzioni sul web.
Tommaso Cai, segretario della Sia, rileva una "disinformazione generale in fatto di sessualità e sull'educazione alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale: solo il 33% dei giovani maschi dichiara di usare sempre il profilattico e il 70% circa reperisce informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale su Internet; solo l'8,1% ne ha parlato con il medico. Inoltre - avverte lo specialista - la disinformazione sulle malattie a trasmissione sessuale come l'Hpv", il Papillomavirus umano, "sta determinando un impatto anche sulla fertilità dei giovani uomini, che ad oggi si trovano ad avere peggiori parametri seminali rispetto a quelli che erano loro coetanei negli anni '90. Diventa imperativo, dunque, riaprire il capitolo dell'educazione sessuale nei giovani maschi".