Alla luce del profondo impatto che la pandemia da Sars-Cov-2 ha avuto e sta avendo sul Sistema sanitario nazionale, diventa "necessario e doveroso pensare a nuove soluzioni e nuove modalità che possano integrarsi agli attuali percorsi terapeutici e assistenziali, agevolando la continuità dei servizi assistenziali e minimizzando i rischi per la salute pubblica, allo stesso tempo creando le giuste premesse per un Sistema ancora più moderno, efficace e paziente-centrico, anche per il futuro prossimo e remoto". Ne è convinta Biogen, impegnata a "supportare il sistema con iniziative volte a promuoverne l’evoluzione grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia".
Biogen si impegna a "promuovere la continuità assistenziale, nonostante le criticità legate al Covid-19, alle persone che convivono con patologie neurologiche croniche o infiammatorie immunomediate e che hanno quindi la necessità di ricevere un’assistenza costante e continuativa. Oltre a supportare #TiVideoVisito, l’iniziativa ideata da Paginemediche per sostenere i medici a far fronte all’emergenza Covid-19", l’azienda ha dato vita a "Next2you, un progetto di telemedicina specialistica in area neurologica, dermatologica e reumatologica: una soluzione di 'sistema', in grado di razionalizzare i servizi di telemedicina in aree così complesse - spiega la stessa Biogen - e di rendere più efficace il rapporto tra medico specialista e paziente, dalla prenotazione della visita al monitoraggio. Il servizio semplifica inoltre gli aspetti organizzativi dei Centri tramite apposite funzionalità dedicate, come chat ottimizzate per call istantanee riservate ai medici e strumenti che centralizzano la gestione delle prenotazioni e l’organizzazione degli ambulatori".
La soluzione di videovisita emerge come "risorsa preziosa" in questo tempo, poiché "consente di ridurre sensibilmente gli spostamenti dei pazienti supportando così l'home care' e cioè la gestione e il monitoraggio del paziente al suo domicilio. Con Next2you e #TiVideoVisito si offre un sistema di videovisita sicuro e Gdpr compliant, compatibile con la definizione di televista del ministero della Salute", annuncia l'azienda.
Biogen "scende inoltre in prima linea anche nella formazione dei neurologi, riconoscendo quanto sia fondamentale acquisire le giuste competenze per facilitare l’evoluzione del sistema sanitario. Insieme alla Società italiana di neurologia (Sin), l’azienda promuove il Digital Health Campus, il primo campus di formazione teorica e applicata sulla Digital Health per professionisti sanitari: un programma formativo dedicato ai neurologi italiani che, tramite webinar, video pillole e workshop online, vuole contribuire alla formazione digitale della comunità scientifica con il coinvolgimento di esperti d’eccezione della Digital Health Academy e della Apple Developer Academy, che ha dato anche il suo patrocinio al Campus".
Il programma, partito ufficialmente il 17 settembre, "affronterà tutti i temi della rivoluzione digitale applicata alla salute: dalle App per dispositivi mobili alle terapie digitali, passando per la telemedicina e la ridefinizione del rapporto medico-paziente, i Wearable Devices, i big data, l’epidemiologia digitale, gli aspetti regolatori sui dati personali e molto altro ancora. Nel 2021 Digital Health Campus si arricchirà inoltre con programmi di formazione dedicati ai professionisti operanti in reumatologia, dermatologia e gastroenterologia".
"Biogen - afferma Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia - crede fermamente nel valore delle azioni concrete volte al supporto delle comunità in cui opera e, in quanto azienda biotecnologica pioniera nel settore delle neuroscienze, comprende bene i bisogni delle persone che a causa di una condizione cronica necessitano di assistenza periodica e monitoraggio costante. La pandemia da Covid-19 ha portato alla luce ed esteso a un maggior numero di persone una serie di esigenze prima meno evidenti ai più: il distanziamento sociale ha imposto nuove modalità di interazione tra pazienti e professionisti sanitari, nonché nuovi strumenti di raccolta e analisi dei dati sullo stato di salute".
"Questo nuovo scenario - conclude - rende evidente la necessità di promuovere un cambio di paradigma che porti il sistema sanitario a integrare e istituzionalizzare le soluzioni tecnologiche idonee a privilegiare una maggiore 'prossimità' nei confronti dei pazienti, sostenendo i servizi digitali e fornendo ai professionisti sanitari le conoscenze e competenze necessarie per far sì che questo cambio di paradigma possa avvenire davvero. Forti della nostra esperienza nel campo delle più gravi patologie neurologiche e autoimmuni, siamo felici di poter contribuire nel portare valore per un sistema assistenziale moderno, efficace e sicuro per tutti".