“Il fatto che noi abbiamo studiato la cannabis e i suoi derivati solo negli ultimi trent'anni è legato proprio a questo inibirne l'utilizzo è e a considerarla una sostanza pericolosa terribile da non toccare. Abbiamo perso tempo nella ricerca e sviluppo scienza, da questo punto di vista e forse anche la possibilità di sviluppo. Ora cerchiamo di recuperare”. Lo ha detto il professore di Farmacologia dell’università Magna Grecia di Catanzaro, Emilio Russo a margine del media tutorial “Cannabis e Sanità. Ripartire dalla Scienza”, promosso da AdnKronos Comunicazione con il supporto non condizionato di Jazz Pharmaceuticals.