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Regione Campania, 10 milioni per progetto di radioterapia Anthem

E' in grado di colpire solo le cellule oncologiche risparmiando quelle sane

Immagine d'archivio
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08 agosto 2024 | 13.25
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Università Bicocca, Vanvitelli e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare insieme per il progetto Anthem, una radioterapia Bnct (Boron neutron capture therapy) in grado di colpire solo le cellule oncologiche risparmiando quelle sane. Progetto che ha ottenuto dieci milioni dalla Regione Campania, dopo che la Giunta ha approvato il contributo destinato alla costruzione di una nuova attrezzatura per la cura delle malattie oncologiche, nel complesso immobiliare ex Ciapi, di proprietà della Regione e concesso in uso all'Università "Luigi Vanvitelli".

Il rivoluzionario sistema di radioterapia - riporta una nota - permetterà di colpire solo le cellule neoplastiche risparmiando le cellule sane, rendendo molto più efficace, ma soprattutto più sicura, la radioterapia nel paziente oncologico e in particolare nel paziente oncologico anziano e fragile. Sarà il primo macchinario del genere in tutto il Centro Sud Italia, il secondo in tutta Italia - si legge - Nel Progetto, in particolare, l’INFN ha come obiettivo quello della costruzione del macchinario, mentre l’Ateneo Vanvitelli è impegnato per l’allestimento degli spazi necessari per l’installazione: circa 2000 mq nei quali sono previste aree dedicate alla ricerca e ad attività cliniche per i ricercatori della Vanvitelli, idonei al contenimento e al funzionamento di tale strumento terapeutico di avanguardia mondiale. Strumento che farà della Regione Campania un centro di riferimento Europeo per la terapia oncologica.

"La realizzazione di questo progetto – ha commentato il Rettore dell’Università Vanvitelli Giovanni Francesco Nicoletti – farà della Regione Campania, e dunque del nostro Ateneo, un centro di riferimento Europeo per la terapia oncologica. Grazie ai fondi Pnrr e alla sinergia con l’Università Bicocca e l’INFN, tanti ricercatori potranno lavorare con queste rivoluzionarie strumentazioni e sia la ricerca che le terapie cliniche beneficeranno di un parco tecnologico di così elevato livello. Sarà una punta di diamante in un’Università che già vanta diversi primati in campo oncologico e più in generale in quello della ricerca scientifica internazionale".

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