L'analisi di Italo Farnetani
di Margherita Lopes
"È ormai una nozione che appartiene alla storia della medicina: per interrompere la trasmissione delle malattie infettive e la corsa dei virus, si devono isolare i soggetti. Ma attenzione, nel rapporto costi-benefici di misure come la chiusura delle scuole occorre calcolare il disagio delle famiglie, il danno nell'apprendimento dei ragazzi e il fatto che, in base alla neuroimmunologia, alimentare uno stato di emergenza e di timore fa crescere ansia nella popolazione, e questo stress riduce le difese immunitarie". Lo afferma all'Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che invita a non trascurare i costi - psicologici e non - della chiusura delle scuole italiane contro il Covid-19.
"Basta ricordare - aggiunge - che nel corso della storia le epidemie hanno colpito le popolazioni che avevano perso le guerre, mai i vincitori", avverte il pediatra. Ora che le scuole sono chiuse "sono principalmente 5 le strategie da adottare con bambini e ragazzi, che hanno l'obiettivo di evitare l'isolamento e la vita sedentaria", raccomanda.
Ecco i suggerimenti del pediatra Farnetani:
1) invitare a casa due o tre amici del figlio per fare i compiti insieme, giocare e socializzare: "E' essenziale dai 3 anni in poi";
2) invitare gli amichetti anche a cena o a pranzo, privilegiando pizza margherita per chi ha meno di 6 anni;
3) fare attività fisica come passeggiate, a piedi o in bicicletta, meglio se nei parchi cittadini;
4) i genitori devono parlare con i figli. Infatti questo può essere un momento per recuperare i rapporti familiari: madri e padri "devono parlare raccontare, informarsi di cosa succede nel mondo dei figli", raccomanda Farnetani, invitando anche i grandi a rispolverare i racconti prima di andare a letto;
5) per fare i compiti "ricordiamo che le ore ideali sono dalle 11 alle 13 per imparare le cose a memoria e capire le lezioni, dalle 15 alle 17 per gli scritti. Seguite queste regole - dice Farnetani ai genitori - e lasciate libertà su social, smartphone, computer o tablet. Infatti aiutano a evitare l'isolamento o l'inattività in cui si potrebbe finire per 'ruminare' idee ansiogene", conclude.