Dall'utilizzo del profilattico al test prima delle vacanze. Andreoni (Simit) e Cingolani (Icar), 'infezione non va mai in ferie'
"L’estate è la stagione più a rischio contagio da Hiv. Per questo è bene premunirsi per diminuire le probabilità di trasmissione del virus". Lo ha detto all’Adnkronos Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), in occasione della conferenza stampa "PrEP e Innovazione" che si è tenuta nell’ambito della 16esima edizione di Icar – Italian conference on Aids and antiviral research, in corso a Roma presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
"Con le vacanze aumentano anche i rapporti sessuali occasionali, molte volte non protetti, che a loro volta aumentano il rischio contagio - sottolinea Andreoni - La prima cosa da fare prima di partire è una 'scorta' di profilattici". Il profilattico è "l’unico strumento che consente di prevenire, non solo l’Hiv, ma anche le altre malattie sessualmente trasmissibili" ricorda Antonella Cingolani, copresidente Icar.
Inoltre, si raccomanda di fare un test dell’Hiv "prima di andare in vacanza per accertarsi di non avere il virus e quindi di non poterlo trasmessere ai partner sessuali" avverte Andreoni. "Si può anche ricorrere alla Profilassi Pre-Esposizione (PrEP), un trattamento orale che si può assumere ogni giorno o al bisogno e che protegge dall’Hiv - sottolinea Cingolani. Al "rientro dalla vacanze è consigliabile ripetere il test dell’Hiv per assicurarsi di non esser stati contagiati, l’Hiv non va mai in ferie" conclude Andreoni.