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Vespa difende Raffaella Docimo: "Aiuta il MaXXI dal 2010, vittima innocente del caso Boccia"

Raffaella Docimo
Raffaella Docimo
11 settembre 2024 | 18.59
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“Bisogna rendere omaggio a una vittima totalmente innocente” del caso Sangiuliano. Esordisce così Bruno Vespa nella puntata di “Porta a Porta” dedicata (anche) a Maria Rosaria Boccia. Di chi sta parlando? Di Raffaella Docimo, finita nelle polemiche dopo la nomina di Alessandro Giuli come ministro della Cultura. Mancando il presidente, lo statuto del MaXXI, il museo delle arti del XXI Secolo, una delle più importanti istituzioni culturali italiane, prevede che a prendere l’interim in attesa di un nuovo presidente sia il membro più anziano del consiglio di amministrazione.

Ovvero Raffaella Docimo, che dopo poche ore si è trovata in una polemica inattesa (alimentata anche dalla stessa Boccia nelle sue stories di Instagram), avendo un profilo apparentemente non adatto al ruolo. Ci pensa Vespa a mettere in chiaro le cose: “L’hanno definita un odontotecnico. Lei è medico chirurgo, tanto per cominciare, ed è professore ordinario di Odontostomatologia a Tor Vergata, oltre che direttore della scuola di specializzazione in Odontoiatria pediatrica. Ha incarichi di prestigio dappertutto, ma soprattutto è entrata tra gli Amici del Maxxi nel 2010, quindi un secolo fa, prima della presidenza di Giovanna Melandri, ma è rimasta anche durante il suo mandato”.

Chi sono “gli Amici”? Lo spiega il giornalista: “In tutto il mondo, tranne che in Italia salvo casi particolari come gli Amici della Scala, queste persone aiutano a cercare finanziamenti per le iniziative culturali. Ad esempio a Londra alla Royal Opera House. Questa signora si è trovata per ragioni anagrafiche a essere il presidente ad interim in attesa che nominino il nuovo. Scandalo! Bisogna sostituirla. Ma perché? Cosa ha fatto? Bisogna stare molto attenti a non fare vittime innocenti”.

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