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Una sola donna alla Consulta? Boldrini: "Giusto candidarne almeno due, gap da colmare"

"Le brave ci sono, lavorano con modalità non collegate alla popolarità"

Una sola donna alla Consulta? Boldrini:
24 gennaio 2025 | 17.57
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"Non ho il quadro delle interlocuzioni in corso fra i gruppi parlamentari per la definizione di chi sarà candidato per andare a svolgere questo importante ruolo a Palazzo della Consulta. Ma penso che ogni occasione debba essere utile a riflettere sulla parità, non si può più non farlo. La scelta giusta sarebbe candidare almeno due donne: due e due". Così all'Adnkronos la deputata Pd Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei deputati (terza donna dopo Nilde Iotti a ricoprire questo ruolo) sul risiko candidature giudici costituzionali, in vista della convocazione delle Camere giovedì prossimo.

"Un luogo così importante come la Corte costituzionale dovrebbe essere composto con una parità. Cartabia nel 2019 è stata la prima donna a presiedere la Corte costituzionale e questo è stato un passaggio molto importante, ma arrivato molto tardi", prosegue Boldrini che nel corso della XVII legislatura, da strenua paladina dei diritti delle donne allestì a Montecitorio la Sala delle donne, dove accanto a tanti volti femminili che per i ruoli ricoperti raccontano l'evoluzione del nostro Paese, c'è una cornice senza volto a ricordare che la carica di presidente della Repubblica non è stata ancora ricoperta da una donna.

"Senza nulla togliere alle competenze degli uomini - chiosa - ma ogni occasione, compresa la prossima, sia opportunità per fare questo tipo di considerazioni di parità di rappresentanza, perché non si può più prescindere da questo. Il nostro Paese sconta un ritardo, un ritardo che è culturale, perché le donne competenti esistono e ce ne sono tante in ogni ambito. Ed il gap va riempito. Oggi non si può più dire che non sia così, questa è una motivazione irricevibile. Il fatto è che magari non sono visibili o sono meno note... perché lavorano con modalità non necessariamente collegate alla popolarità. Non le si conosce perché non hanno avuto modo di potere emergere dalle cronache, ma esistono e come". (di Roberta Lanzara)

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