Il leader della Lega: "Giovanni ottimo amministratore, non sono in condizione di suggerirgli niente. lo invito a dimostrare che ha lavorato correttamente"
“Dimettersi sarebbe una resa dal mio punto di vista perché domani qualunque inchiesta, qualunque avviso di garanzia o rinvio a giudizio porterebbe alle dimissioni di un sindaco o di un amministratore”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine di Next Mobility Exhibition nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho parlando dell’inchiesta per corruzione che coinvolge il governatore della Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari.
“Non sono in condizione di suggerire niente a Giovanni, che ritengo un ottimo amministratore - ha sottolineato Salvini -. In Italia e in tutti i Paesi civili qualcuno è colpevole se condannato in tre gradi di giudizio. Non basta un’inchiesta, lo invito a dimostrare che ha lavorato correttamente e spero che i giudici gli diano velocità la possibilità di farlo”.
“Non commento la tempistica” dell’inchiesta “non mi interessa. Sicuramente, se è durata quattro anni, avranno avuto i loro motivi per chiuderla adesso. Però non commento”, ha replicato sorridendo a chi gli chiedeva, al suo arrivo alla Fiera , se fosse sospetta la tempistica dell’inchiesta per corruzione nei confronti del governatore della Liguria. “Se è tranquillo come dice, se si ritiene un buon governatore, cosa di cui io sono convinto, lo dimostrerà - ha evidenziato Salvini -. E quindi dal mio punto di vista non si deve dimettere”.