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Scudo penale per forze dell'ordine, Nordio: "Termine improprio, legge uguale per tutti"

Il ministro risponde a un'interrogazione su misure a tutela delle forze dell'ordine

Il ministro Nordio - Agenzia Fotogramma
Il ministro Nordio - Agenzia Fotogramma
16 gennaio 2025 | 16.34
LETTURA: 2 minuti

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega che lo "scudo penale", di cui si è parlato molto in questi giorni, è un "termine improprio". "La legge è uguale per tutti", ha ricordato il ministro rispondendo al question time al Senato a un'interrogazione su misure a tutela delle forze dell'ordine, aggiungendo che se un poliziotto o carabiniere commette un reato c'è anzi "un'aggravante specifica nel codice penale che è l'aggravante di chi commette il reato come pubblico ufficiale".

"Nessuno scudo penale, ma è anche vero che viviamo una distonia, - ha continuato Nordio - che io stesso ho denunciato in quei libri che continuo a citare; da 25 anni l'istituzione del registro degli indagati e dell'informazione di garanzia è un istituto fallito. E' nato come garanzia nei confronti di chi è destinatario dell'atto e si è trasformato in una condanna anticipata, in una sorta di gogna mediatica e tante volte anche di compromissione di cariche in corso o addirittura di cariche elettive a cui si mira a concorrere".

"Sono atti dovuti: - ha detto ancora il ministro - se un carabiniere spara è automatica l'iscrizione nel registro degli indagati perché ha diritto ad essere assistito, con un consulente, nel caso in cui si faccia una autopsia o una perizia balistica. Ciò è connesso al fatto che essendo iscritto nel registro degli indagati reca questa specie di marchio anticipato di infamia. Stiamo studiando un provvedimento che, senza essere scudo penale di cui non abbiamo mai parlato, possa coniugare le garanzie di una persona che possa avere un interesse a essere assistita in un'eventuale indagine, con il fatto che non venga iscritto in nessun registro degli indagati". "Non è facile, la stiamo tecnicamente studiando, è una mia vecchia idea di 30 anni fa e cerchiamo di portarla a compimento", ha concluso, rispondendo a un'interrogazione sulla misure a tutela delle forze dell'ordine.

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