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Salvini: "Vittoria Putin? Quando un popolo vota ha sempre ragione"

Stoccata a Macron dal vicepremier. Tajani: "Salvini? Politica estera la fa il ministro degli Esteri...". La replica di Calenda al leghista: "Ripassa le basi". Boccia: "Va bene votare con urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi?"

Matteo Salvini - Fotogramma
Matteo Salvini - Fotogramma
18 marzo 2024 | 13.37
LETTURA: 3 minuti

"In Russia hanno votato, ne prendiamo atto; quando un popolo vota ha sempre ragione". Così il vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, si esprime sul plebiscito per Vladimir Putin nelle elezioni in Russia. Il leader della Lega parla a margine dell’incontro 'Guidare il cambiamento. Innovazione e sostenibilità per il trasporto pubblico locale del XXI secolo”, a Milano. "Le elezioni - afferma Salvini - fanno sempre bene, sia quando uno le vince sia quando uno le perde. Io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta".

In Russia "ci sono state delle elezioni; prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace". Piuttosto, osserva, "mi preoccupa che qualche leader europeo parli come se fosse naturale di esercito, di guerre e di militari da mandare a combattere, perché la terza guerra mondiale è l'ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli". E a domanda, risponde: "Mi riferisco evidentemente a Macron".

La nota della Lega: "Giudizio né positivo né negativo, prendiamo atto"

"In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c’è niente da festeggiare", recita quindi una nota della Lega.

Tajani: "Salvini? Politica estera la fa il ministro degli Esteri"

"La politica estera la fa il ministro degli Esteri. Le posizioni di politica estera sono quelle del ministro degli Esteri". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri, a chi gli chiede se non tema che dichiarazioni come quelle rilasciate dal vicepremier Salvini sulle elezioni in Russia possano dare l'immagine di un governo poco unito.

Le reazioni della politica

"Salvini, ti suggerisco di ripassare le basi. Quando un popolo vota nel contesto di una democrazia liberale - libertà di espressione, associazione, stampa e magistratura indipendente - il risultato va riconosciuto. La democrazia senza stato di diritto non esiste. La Russia è una dittatura e le elezioni sono una farsa. Punto", scrive Carlo Calenda su Twitter replicando a Matteo Salvini sulle elezioni in Russia.

"Salvini dice di aver apprezzato l’esito delle elezioni russe. Il vice premier del nostro paese dice che ‘quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde". Chiedo a Salvini: va bene quindi votare con le urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi? Sono curioso di conoscere la sua risposta e di sapere se i suoi alleati di governo la pensano alla stessa maniera", dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

"Solidarietà al vicepremier e ministro Antonio Tajani, non dev’essere facile avere un omologo vicepremier Salvini, che non condanna i crimini di Putin e vede in queste elezioni russe una grande affermazione del popolo. Ma con queste posizioni il governo può mai essere credibile? E Meloni tace…", dice il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, su twitter.

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