Il semaforo verde è arrivato con 85 voti a favore, 40 contrari e 15 astenuti
L'Aula del Senato ha dato il via libera al ddl sull'introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, in prima lettura a Palazzo Madama. Il semaforo verde è arrivato con 85 voti a favore, 40 contrari e 15 astenuti.
La norma introduce, attraverso modifiche al codice penale, misure per il contrasto delle azioni di furto o di saccheggio di persone o di luoghi colpiti da calamità. Il disegno di legge n. 778 si compone di un solo articolo. In particolare, il comma 1 dell’articolo unico modifica l’articolo 625 del codice penale aggiungendo un’ulteriore circostanza aggravante che ricorre quando il furto è commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali.
"L'aggravante che viene introdotta con questo provvedimento va a colmare una lacuna del nostro ordinamento. Fino ad oggi, il reato di sciacallaggio, o meglio il furto aggravato in occasione di calamità o disgrazie che si sono abbattute su una popolazione, aveva una pena non solo mite ma del tutto trascurabile, nonostante in realtà sia un reato molto grave che va a colpire delle persone in stato di bisogno. Va anche detto che, ahimè, per effetto anche dei cambiamenti climatici, i fenomeni calamitosi, le alluvioni in particolare, sono sempre più frequenti e sempre un maggior numero di popolazioni viene esposto a questo rischio. Questo intervento è dunque assolutamente condivisibile", ha detto il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin intervenendo in Aula durante le dichiarazioni di voto sul ddl.
"Con la nuova norma - ha spiegato - nel momento in cui il soggetto responsabile del reato viene individuato può essere arrestato, può avere il rito per direttissima e può scontare delle pene detentive fino a dieci anni. Evidentemente, di fronte alla gravità di questi comportamenti è necessaria una pena che non sia così lieve come fino ad oggi è stata", ha concluso.