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Europee, Salvini: "Lega sarà la più bella sorpresa". Vannacci: "Scateneremo l'inferno"

Il vicepremier in piazza Duomo a Milano, momenti di tensione con gli antagonisti. Poi la frecciata a Schlein: "Spero guidi il Pd per altri 30 anni, garanzia per noi di restare al governo". Il generale torna a evocare 'la decima' ma questa volta è una ragione per cambiare l'Europa

Vannacci e Salvini - Afp
Vannacci e Salvini - Afp
01 giugno 2024 | 18.05
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"La Lega sarà la più bella sorpresa di queste elezioni europee. Per gufi e menagrami saranno mesi e anni difficili”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, dal palco allestito in piazza Duomo, a Milano, al fianco del generale Roberto Vannacci, candidato con il Carroccio alle prossime elezioni europee.

Tensione con gli antagonisti

Poco prima, nella piazza al lato del Duomo, si sono verificati attimi di tensione tra alcuni giovani antagonisti e dei centri sociali, che si sono avvicinati urlando slogan contro Salvini e hanno tentato di strappare un manifesto della Lega affisso per l’occasione e sono stati bloccati dalla polizia.

L'intervento di Salvini

Salvini inizia con una stoccata al Pd il suo intervento. "Vorrei salutare un’altra piazza milanese, in questo momento riunita con meno gente rispetto alla nostra; è quella di Elly Schlein, che spero rimanga per altri 30 anni segretario del Pd. E’ una brava persona, non la pensa come me su vari temi, ma la sua guida del Pd è garanzia che per 30 anni la Lega starà al governo”, ha scandito.

E per avvalorare la tesi dell'exploit della Lega alle urne, ha ricordato che “ieri a Catania c’erano 800 persone, ieri l’altro 1500 a Messina e in tanti mi hanno detto di non aver votato Lega perché non gli eravamo piaciuti; adesso tanti mi dicono, e per me è un motivo di orgoglio, il 9 giugno sull’Europa, sulla pace, sulla sicurezza, sulla casa, la Lega è quella più coerente. E per questo torneremo a votare Lega”, ha affermato . “E questo - ha sottolineato Salvini - è perché noi non abbiamo mai cambiato idea, non abbiamo mai votato Ursula von der Leyen e mai la voteremo. Noi vogliamo il centrodestra unito nei Comuni, nelle regioni e anche al Parlamento europeo; e se qualcuno del centrodestra per far dispetto dice con la Lega no e alla Le Pen preferisco quel guerrafondaio di Macron, non fa un dispetto alla Lega, ma fa il male dell’Italia e degli italiani”. Perché “fra le bombe di Macron e la pace di Marine Le Pen, abbiamo il dovere di scegliere Marine Le Pen senza nessun dubbio”.

Quindi il vicepremier ha annunciato che "nei prossimi giorni i gruppi della Lega in Camera e Senato proporranno dei documenti per impegnare tutto il Parlamento a rispettare l'articolo 11 della Costituzione, ‘l'Italia ripudia la guerra’. "Noi - aggiunge - non possiamo lasciare ai nostri figli la terza guerra mondiale e nucleare sull'uscio di casa".

Quanto alle tensioni in Medio Oriente, “guai a chi pensa di cancellare Israele dalle pagine del mondo e della storia", ha scandito. "La difesa si - ha sottolineato - ma si mettano al tavolo. Va bene sradicare i terroristi di Hamas, che tengono in ostaggio i bambini di Gerusalemme e di Gaza, ma dobbiamo fermare le armi sui civili inermi che non hanno niente a che fare con la guerra. Cessi questa maledetta guerra e torni a scoppiare la pace. La Lega farà di tutto per riportare la pace in Ucraina e in Medi Oriente. Ma non vorrei che qualcuno per calcolo volesse che invece fossero le bombe e i missili a risolvere i problemi”.

Vannacci e la 'decima'

Dal palco della Lega interviene anche il generale Roberto Vannacci che dopo le polemiche sul video in cui invitava a mettere "una decima" sul simbolo della Lega evocando la Decima Mas, torna a provocare. “Ci sono tantissime ragioni per cambiare questa Europa; io ve ne racconterò solo una, la decima ragione, che per me sono le mie figlie", ha scandito Vannacci raccogliendo gli applausi e l’entusiasmo dei presenti per poi parlare di ambientalismo, diritti, libertà.

“Qualche centinaio di anni fa - ha detto - qualcuno che si chiamava Galileo Galilei è partito da qua criticando quello che era considerato il pensiero comune, rischiando di essere messo al rogo”.

“Io voglio un’Europa dove il diritto alla contestazione e alla manifestazione sia rispettoso delle regole dell’ordine pubblico; mi fanno rabbrividire i giovani manifestanti che sputano sui poliziotti e li prendono a calci”. Quindi ha concluso invitando i partecipanti a votare: “Al vostro segnale - ha detto - scateneremo l’inferno”.

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