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Alleanza Nazionale, a 30 anni dalla nascita della destra di governo. Fini: "Dobbiamo dare vita a una nuova Italia"

Convegno al Senato oggi in occasione del trentennale dalla svolta di Fiuggi. Tatarella: "Abbiamo nostro premier, manca il Capo di Stato". Donzelli (FdI): "Antifascismo momento essenziale". Fini: "Dobbiamo dare vita a una nuova Italia"

Gianfranco Fini (Fotogramma)
Gianfranco Fini (Fotogramma)
30 gennaio 2025 | 12.46
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In Senato nella sala Koch, oggi giovedì 30 gennaio, il convegno 'Alleanza Nazionale. A 30 anni dalla nascita della destra di governo". L'evento, organizzato a Roma dalla Fondazione Tatarella ricorda, in collaborazione con la Fondazione An, la svolta di Fiuggi, voluta da Pinuccio Tatarella. L’evento, con il patrocinio del Senato della Repubblica, vede in sala tra gli altri il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso e Gianfranco Fini, già presidente di Alleanza Nazionale e protagonista della svolta di Fiuggi.

Fini: "Destra deve dare vita a una nuova Italia"

"Oggi il problema del fascismo e dell'antifascismo è stato ampiamente superato, per la destra la seconda parte della Costituzione non è un dogma, la destra deve incidere per cambiare quella parte della Costituzione, per dare vita a una nuova Italia" ha detto Gianfranco Fini sottolineando il valore delle riforme. "C'è una crisi che riguarda tutte le democrazie occidentali", avverte Fini. "La destra deve essere una forza riformatrice, specie in un contesto europeo. O l'Occidente ritrova una sua identità o rischiamo di essere un vaso di coccio".

Tatarella: "Ora manca elezione capo di Stato di destra"

"Oggi la destra è al governo per la terza volta, con Giorgia Meloni". Un successo che "non ci sarebbe stato senza Fiuggi di 30 anni fa" ha detto Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Alleanza nazionale, in apertura dei lavori del convegno. "I destinatari principali del lavoro di Tatarella e di quel gruppo erano le nuove generazioni -aggiunge- . Fiuggi segna un prima e un dopo nella storia della destra. Oggi abbiamo un premier e la seconda carica dello Stato". "An -ha ricordato Fabrizio Tatarella- ha permesso di esprimere l'attuale classe dirigente italiana, ora quindi manca un ultimo passaggio: l'elezione di un presidente della Repubblica, proveniente dalla destra italiana".

Donzelli: "Antifascismo momento essenziale"

"Non abbiamo nessuno problema in FdI ad ammettere, come è scritto nelle tesi di Fiuggi, che l'antifascismo è stato un momento essenziale, ma la sinistra deve sapere che non basta dirsi antifascisti per essere democratici" ha detto il responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli nel suo intervento alla Sala Koch del Senato. "Non accettiamo lezioni di democrazia dal Pd perché la storia ha dimostrato che fino a oggi al governo un uomo di sinistra non ci è mai arrivato con il voto popolare", aggiunge.

"Ho un grande rammarico, non ho mai avuto la possibilità di conoscere Pinuccio Tatarella, lo ascoltavo in radio, non alla tv perché lui non aveva la passione della televisione. Oggi la destra ce l'ha fatta, Meloni dopo aver vinto le elezioni ha voluto ringraziare 'anche chi non c'è più'. Poi mi ha detto che non pensava solo agli uomini noti, ma ai militanti che sognavano la destra al governo e non c'erano più". "Credo che prima non erano pronti i tempi" per la destra al governo "ci manca la genialità di Berlusconi, ma il fatto che Berlusconi ha sdoganato la destra è un falso storico, la destra è nata con il bicameralismo, a marzo del '93, quando gli italiani si chiesero se stare con Fini o Rutelli", aggiunge Donzelli.

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